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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La domanda di lavoro resta bassa, per un terzo di stagionali

La Camera di Commercio di Forlì-Cesena rende disponibili i risultati dell'indagine Excelsior: i dati sulle previsioni dei fabbisogni occupazionali delle imprese evidenziano 1.320 assunzioni complessive previste di cui il 36% stagionali

La Camera di Commercio di Forlì-Cesena rende disponibili i risultati dell’indagine Excelsior per il terzo trimestre 2011: i dati sulle previsioni dei fabbisogni occupazionali delle imprese evidenziano 1.320 assunzioni complessive previste di cui il 36% stagionali e assunzioni concentrate nel settore dei servizi

L’indagine Excelsior, con le previsioni sui fabbisogni occupazionali nelle imprese, torna modificata nella struttura: diventata infatti trimestrale, la rilevazione assume significatività anche a livello provinciale proprio partendo dal trimestre luglio-settembre 2011. La rilevazione trimestrale Excelsior, nell’ambito del sistema informativo di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata avviata in forma sperimentale nel corso del 2010. Le previsioni, relative ai tre mesi estivi, riguardano le assunzioni sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, incluse quelle con contratti a carattere stagionale; sono invece escluse quelle con contratti di somministrazione (interinali).

“La realizzazione di un progetto di previsioni occupazionali con cadenza trimestrale e dettaglio provinciale -  dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena - testimonia la forte attenzione del Sistema Camerale sul tema del lavoro nelle dinamiche territoriali. I dati del terzo trimestre 2011 confermano a livello provinciale una tendenza positiva da parte delle imprese, anche se ancora caratterizzata da una cautela più marcata rispetto alle altre province della regione; certamente questi elementi  vanno riportati all’interno di un quadro economico generale complesso, nel quale la crisi ha colpito tutti i comparti del tessuto produttivo. Inoltre vanno considerate le specificità della nostra realtà, in cui grande peso hanno sia il settore turistico che l’industria legata alla trasformazione agricola, entrambi contraddistinti da elevata stagionalità.

In sintesi, osservando i risultati, emerge che nella provincia di Forlì-Cesena nel periodo luglio-settembre 2011, le assunzioni previste sono complessivamente 1.320 (162.000 a livello nazionale e 17.800 a livello regionale), delle quali il 64% non stagionali e il 36% con un contratto stagionale. La domanda di lavoro prevista in provincia non risulta particolarmente elevata: le assunzioni corrispondono a circa 14 assunzioni ogni 1.000 dipendenti presenti nelle imprese a inizio anno, rispetto alle 16 dell'Emilia Romagna. Il tasso di entrata riflette da un lato, in positivo, la presenza di attività stagionali (turismo, industria alimentare) e, in negativo, le difficoltà congiunturali ancora esistenti a livello locale, che determinano aspettative più caute per le imprese industriali. Questo tasso di entrata, per Forlì-Cesena, colloca la nostra provincia in terzultima posizione tra i territori emiliano-romagnoli; mentre in valore assoluto siamo al 37° posto nella graduatoria nazionale decrescente per numero di assunzioni programmate.

Dove avverranno principalmente le assunzioni? Nel settore dei servizi sarà concentrato il 70% delle assunzioni (specie nel “Commercio”, “Turismo” e “Servizi alla persona”). riguardo invece alla dimensione d’impresa, sarà nelle aziende con meno di 50 dipendenti che si verificherà il 53% dei reclutamenti.  Inoltre, fino a 23 assunzioni su 100 potranno essere destinate a personale immigrato. Dal punto di vista del livello di inquadramento, saranno richiesti soprattutto operai, che corrispondono al 76% del totale; gli impiegati e i quadri saranno il 24%, mentre la quota dei dirigenti è molto limitata. Le difficoltà di reperimento riguarderanno meno del 10% delle assunzioni totali; quelle più marcate vengono segnalate dalle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (un terzo del totale).

Le imprese "riserveranno" esplicitamente ai giovani "under 30" il 42% delle assunzioni previste., mentre per il 19% delle assunzioni le imprese ritengono le donne più adatte a esercitare le professioni richieste. Considerando però che per una quota rilevante di figure l'età e il sesso non sono  ritenuti  requisiti essenziali, gli spazi per i giovani e le donne sono in realtà più ampi di quelli indicati.

Relativamente al titolo di studio, per il 45% delle assunzioni non stagionali sarà richiesta una laurea o un diploma; nel 42% del totale delle assunzioni le imprese richiederanno un'esperienza lavorativa nella professione o nello stesso settore. Le figure professionali più richieste in provincia saranno: cuochi, camerieri e professioni simili,commessi e altro personale di vendita in negozi, -    operai specializzati e conduttori di impianti nell'industria alimentare,  operai specializzati e conduttori di impianti nelle costruzioni,  commessi e altro personale di vendita nella grande distribuzione,    operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (queste ultime particolarmente difficili da reperire). Infine il 42% delle assunzioni sarà finalizzato a sostituire un'analoga figura in uscita dall'azienda e il 58% ad ampliare o diversificare l'organico.

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