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Cronaca

Timore per 60 dipendenti alla Dometic, il sindacato: "Di nuovo il rischio di delocalizzazione"

Secondo i sindacati ci sarebbero segnali di disimpegno della multinazionale svedese rispetto all'impianto di Forlì, specializzato nella componentistica per i camper. Mercoledì è svolto un incontro

Timori del sindacato dei metalmeccanici Fiom-Cgil per il futuro occupazionale dei 60 lavoratori dello stabilimento di Forlì della Dometic Italy, che si trova nella zona industriale di via Virgilio. Secondo i sindacati ci sarebbero segnali di disimpegno della multinazionale svedese rispetto all'impianto di Forlì, specializzato nella componentistica per i camper. Mercoledì è svolto un incontro in Prefettura per avere delle risposte sul futuro della produzione e della occupazione, che si è concluso con l'impegno della Prefettura a riconvocare le parti per acquisire informazioni. “La Dometic occupa al momento 60 dipendenti ed era stata protagonista negativa di un tentativo di delocalizzazione già nel 2013, quando vi era stato il tentativo dell’azienda di portare via di notte macchinari e produzioni e dove solo dopo lunghi mesi di scioperi si era giunti a un accordo al Ministero del Lavoro che garantiva la permanenza delle lavorazioni in Italia”, rileva il sindacalista della Rsu Fiom di Dometic Fabio Torelli.

L’incontro si è reso necessario perché nell’ultimo periodo vi sarebbe stata una diminuzione dei modelli prodotti a Forlì, il mancato investimento su nuovi prodotti e in ultimo la previsione della chiusura del reparto di progettazione, fatti che determinerebbero secondo il sindacato chiari
segnali di disinteresse della multinazionale per lo stabilimento forlivese. Spiega una nota di Torelli: “Nell’incontro non sono arrivati segnali di continuità nell’impegno della multinazionale nel nostro territorio: nonostante l’azienda affermi di avere ordinativi per il sito forlivese fino ad
agosto 2020, pensiamo che questo non sia sufficiente laddove un pezzo importante come quello della progettazione venga spostato in un altro sito, con tutta probabilità in un Paese con il costo del lavoro più basso. E’ necessario che la Dometic garantisca che la produzione rimanga nello stabilimento forlivese, che non chiuda il reparto di progettazione per garantire l’attuale servizio di assistenza vendita e
assistenza ai lavoratori in produzione e che ci si impegni a stabilizzare l’attuale livello produttivo e occupazionale negli anni a venire”.

“Si rischia di assistere all’ennesimo caso di una realtà che lascia il nostro territorio per cercare all’estero maggiori profitti, anche quando non vi sono problematiche di produttività. L’incontro si è concluso con l’impegno della Prefettura ad aggiornare il tavolo acquisendo maggiori informazioni dai vertici della multinazionale svedese, al fine di avere impegni chiari per la conclusione positiva della vertenza in atto”, conclude la nota.

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