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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Forlimpopoli

Dopo il controllo evade dai domiciliari. Per sfuggire all'arresto si nasconde sotto una siepe

Mercoledì pomeriggio, intorno alle 15, i Carabinieri di Forlimpopoli si sono presentati nell'abitazione del 22enne per il consueto controllo di verifica dei soggetti ristretti ai domiciliari

Dopo il controllo ordinario dei Carabinieri, è uscito di casa come se nulla fosse, evadendo dai domiciliari. Ma i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, diretti dal luogotenente Gino Lifrieri, l'hanno stanato mentre passeggiava, arrestandolo dopo un rocambolesco inseguimento. Nuovi guai con la giustizia per il 22enne di nazionalità albanese, già noto alle forze dell'ordine per furti e droga, ed arrestato il 30 novembre scorso dagli uomini dell'Arma al comando del capitano Filippo Cini dopo un tentativo di estorsione ai danni di un piastrellista kosovaro al quale erano stati rubati degli attrezzi edili.

ARRESTATO RICETTATORE: IL VIDEO

Mercoledì pomeriggio, intorno alle 15, i Carabinieri di Forlimpopoli si sono presentati nell'abitazione del 22enne per il consueto controllo di verifica dei soggetti ristretti ai domiciliari. Non appena i militari si sono allontanati, l'indagato è uscito di casa. Tuttavia non sapeva che era stata inviata sul posto una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile per un ulteriore controllo. Gli uomini dell'Arma l'hanno sorpreso mentre era a passeggio. Alla vista della "gazzella", l'individuo si è dato alla fuga, saltando una recinzione di un'abitazione e graffiandosi. Quindi si è nascosto sotto una siepe, ma è stato "beccato" ed arrestato in flagranza

Furti di attrezzi edili, refurtiva in attesa di esser restituita

Carcere

Dopo alcune ore ai domiciliari, il giudice Giorgio Di Giorgio ha accolto la richiesta del pubblico ministero Sara Posa, disponendo il carcere. E da venerdì pomeriggio si sono aperte le porte della Rocca. Il questore il 6 gennaio scorso aveva revocato il permesso di soggiorno all'extracomunitario poichè, nonostante i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, "non ha mutato la condotta, sussistendo di fatto una condizione di pericolosità sociale". Il giovane malvivente già in passato era stato colpito da un provvedimento di divieto di rientrare in tutti i Comuni della provincia di Udine. Terminata la misura cautelare, l'albanese, benchè sposato con una cittadina italiana, dovrà quindi lasciare il territorio nazionale.

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