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Cronaca

Doveva essere ai domiciliari, invece ha rapinato una gioielleria per 350mila euro

Entrambi di Carmiano (Lecce) sono finiti in manette al termine di un'indagine-lampo, partita dal numero di targa dell'auto usata per la fuga. Il 'colpo' aveva avuto modalita' piuttosto violente: entrati a volto scoperto nel negozio

Si trovava a Forlì, in teoria agli arresti domiciliari, ma in verità – secondo gli inquirenti – a fare una violenta rapina che ha fruttato 350mila euro.. Si tratta di A.S., ex pugile professionista, in trasferta dalla provincia di Lecce all'Emilia per rapinare un'oreficeria e fuggire con un bottino ingente. Per i carabinieri lui, 26 anni, e un altro suo “collega”, A.D.M. 23 anni, sono coloro che avrebbero assaltato la gioielleria Govoni di Minerbio, nel Bolognese.

Entrambi di Carmiano (Lecce) sono finiti in manette al termine di un'indagine-lampo, partita dal numero di targa dell'auto usata per la fuga. Il 'colpo' aveva avuto modalita' piuttosto violente: entrati a volto scoperto nel negozio, i banditi avevano puntato una pistola alla gola del commerciante, che poi era stato gettato a terra con una mossa di thai boxe. Avevano poi tenuto sotto sequestro il titolare e quattro commesse per 20 minuti, prima di fuggire con il bottino. Il gioiellerie aveva tentato di inseguirli, ma il 26enne aveva esploso un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio, costringendolo a desistere.

I due rispondono di concorso in rapina aggravata, porto abusivo di arma e ricettazione. Per A.S. anche evasione dagli arresti domiciliari che stava scontando a Forli', a casa di un parente. I carabinieri sono andati a prenderlo nel suo domicilio di Forlì.

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