Laboratorio dello spaccio in casa, dopo 7 anni torna in manette
Giovani, tifosi del basket forlivese, beccati con le mani nel sacco. Gli agenti della squadra mobile della questura di Forlì, guidata dal Dott. Claudio Cagnini, hanno arrestato mercoledì, un forlivese 30enne
Giovani, tifosi del basket forlivese, beccati con le mani nel sacco. Gli agenti della squadra mobile della questura di Forlì, guidata dal Dott. Claudio Cagnini, hanno arrestato mercoledì, nel tardo pomeriggio, D.T., forlivese 30enne, con l'accusa di spaccio in flagranza e detenzione di sostanze stupefacenti. Il ragazzo aveva già un precedente per reati simili: arrestato nel 2005, aveva scontato sette mesi agli arresti domiciliari. La polizia gli stava dietro da qualche giorno.
Alcune segnalazioni avevano messo la pulce nell'orecchio alla mobile, che ha iniziato le indagini, controllando la zona dell'abitazione di San Martino in Strada dove viveva il giovane, che ultimamente, però non sembrava più abitare lì. E' stato preso mentre cedeva droga ad un coetaneo, anch'esso tifoso del basket. Gli inquirenti ritengono che il giovane spacci principalmente giro del tifo sfruttando questo bacino di conoscenze. La casa si era trasformata in un laboratorio. Dopo l'arresto in flagranza che ha permesso il sequestro di 10 grammi di marijuana e 4 di hashish, gli agenti si sono recati nell'abitazione.
Nell'appartamento, trasformato in sorta di 'bottega', sono stati recuperato altri 4 hg di hashish, suddivisi in una stecca da 1 hg e il resto già predisposto in ovuli. Inoltre 120 grammi di 'maria', in dosi già pronte da 10 g l'una, un bilancino di precisione, una lampada ed un ventilatore utili a creare il clima per la crescita delle piante di marijuana. Nell'abitazione ne sono state trovate 6, ancora piccolissime e prive quindi del principio attivo illegale.