rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

E’ allarme sull’uso di cellulari, smartphone e tablet alla guida: ora anche i selfie

Non solo, si assiste anche ad una evoluzione estensiva dell’utilizzo con il sempre più frequente uso di smartphone e tablet in funzione comunicativa, con la lettura e scrittura di mail, l’utilizzo di WhatsApp, e l’utilizzo del telefonino e del tablet in funzione fotografica

L’ASAPS torna sull’argomento. Il monitoraggio promosso del dicembre scorso aveva rilevato come il 12,4%, degli automobilisti nelle ore di maggior traffico,  utilizzasse il cellulare alla guida con punte del 16%.  L’uso del telefonino alla guida, secondo l’associazione forlivese,  sta diventando ancor più frequente. Non solo, si assiste anche ad una evoluzione estensiva dell’utilizzo con il sempre più frequente uso di smartphone e tablet in funzione comunicativa, con la lettura  e scrittura di mail, l’utilizzo di WhatsApp, e l’utilizzo del telefonino e del tablet in funzione fotografica.

Una recente ricerca di Ford sulle distrazioni alla guida, condotta su un campione di 7.000 giovani europei nella fascia d’età 18-24, ha certificato che un giovane su 4 ha scattato un “selfie” al volante, (26% gli italiani), mentre addirittura 2 su 4 hanno ammesso di aver più volte scattato foto durante la guida. Un giovane su quattro ‘posta’ o controlla i social network mentre è al volante. “Sempre più spesso si notano tablet posizionati sul volante e utilizzati dal conducente  mentre la traiettoria dei veicoli diventa incerta e pericolosa.  O addirittura motociclisti che mantengono il volante con la mano destra e messaggiano con la sinistra o tengono il cellulare precariamente incastrato tra il casco e l’orecchio. Ricordiamo anche che il divieto vale anche per i conducenti di biciclette e ciclomotori - spiega il presidente Giordano Biserni - l’indiscutibile utilità dei cellulari non va confusa con l’inutile chiacchiericcio che  può essere distensivo su una spiaggia o durante una passeggiata a piedi, ma non va assolutamente tollerato durante la guida. Se si devono fare telefonate urgenti e il cellulare non è dotato di auricolare (che ha un costo risibile) o vivavoce, ci si ferma fuori strada”.

Non è dato di sapere quanti siano gli incidenti anche gravi determinati dalla distrazione per l’uso di cellulari, smartphoine e tablet alla guida, si sa però che sono in forte crescita gli incidenti senza una causa apparente. Sono circa il 35% le fuoriuscite per sbandamento nei soli incidenti mortali del fine settimana. Di fronte a questa nuova “ebbrezza del terzo millennio” che rischia di indebolire molto i risultati ottenuti nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza da alcol, l’ASAPS, in pieno periodo estivo, lancia un suo appello per sensibilizzare e informare i conducenti sui rischi alla guida a causa della distrazione dovuta ai mezzi di comunicazione. “Scattare un ‘selfie’ alla guida comporta una distrazione della durata media di 14 secondi, mentre accedere ai social media può deconcentrare il guidatore dalla strada per ben 20 secondi, un tempo nel corso del quale un’auto che procede a 100 km/h percorre la distanza di 5 campi di calcio. Mentre sono 7 i secondi durante i quali si distolgono gli occhi dalla strada per comporre un numero su un telefono cellulare distogliendo gli occhi dalla strada. A 50 km/h si fanno 98 metri al buio. A 100 km/h sono quasi 200 metri. Una follia”, dice Biserni.

Per questo l’ASAPS si appella anche  ai responsabili delle forze di polizia e agli stessi agenti operativi su strada, perché il fenomeno venga contrastato e sanzionato con ancora maggiore puntualità e severità. Mentre l’utilizzo irregolare dilaga, secondo l’associazione della sicurezza stradale, le sanzioni calano. “Non è confortante vedere conducenti che telefonano senza auricolare o viva voce o smanettano impuniti anche scorrendo davanti agli agenti.
E’ pur vero che noi italiani siamo campioni olimpici di “lancio del cellulare” alla vista della pattuglia, è pur vero che di notte e quando è cattivo tempo la sanzione è di fatto impossibile da contestare è poi pur vero che di fronte ai ricorsi alcuni Giudici di pace richiedono agli agenti prove inconfutabili, come se le affermazioni degli agenti non avessero valore fino a querela di falso. Ciò svilisce e fiacca l’operato degli stessi agenti.Ricordiamo infine che oltre alla sanzione di 160 euro e la perdita di 5 punti alla seconda sanzione nel biennio scatta anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.Insomma si ha netta la sensazione che il fenomeno stia dilagando superando ampiamente le percentuali fisiologiche e il sistema di contestazione e contrasto veda un abbassamento ingiustificato del livello di attenzione”, conclude il presidente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E’ allarme sull’uso di cellulari, smartphone e tablet alla guida: ora anche i selfie

ForlìToday è in caricamento