rotate-mobile
Cronaca

"Educare, verbo delicato": monsignor Erio Castellucci torna nella sua Forlì per parlare di scuola

Un legame particolare lo unisce alla scuola Santa Dorotea di Forlì, dove è stato insegnante e formatore del corpo docente e delle famiglie

Ci sarà monsignor Erio Castellucci venerdì alle 20.45 nell’auditorium CariRomagna di via Flavio Biondo 16 a Forlì: tornerà a fare scuola nella città in cui aveva insegnato prima della sua ordinazione a Vescovo della città di Modena. Un legame particolare lo unisce alla scuola Santa Dorotea di Forlì, dove è stato insegnante e formatore del corpo docente e delle famiglie. Monsignor Erio è membro della commissione episcopale della Cei per l'educazione cattolica, la scuola e l’università; porterà il suo contributo sul tema “Educare all’ascolto e alla relazione: come abbracciare le profondità di bambini e ragazzi”.

Daniele Severi, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona Romagna, modererà la serata: "Vogliamo immaginare una scuola alternativa, a misura di bambino, che riporti la persona al centro. A Forlì è nato un gruppo di persone che è al lavoro su un nuovo modello scolastico; abbiamo invitato monsignor Castellucci per parlarci di educazione di qualità, viste la sue esperienze nazionali e di insegnante. Invitiamo ad unirsi a noi docenti e genitori per riflettere insieme su un’opportunità che è unica per la nostra città".

Nel nuovo modello di scuola che si sta immaginando avranno un ruolo fondamentale le famiglie degli alunni. Proprio di questo si parlerà in apertura, con l’intervento di Riziero Zucchi , docente di lunga esperienza della Facoltà di Pedagogia speciale dell’università di Torino e fondatore della Pedagogia dei Genitori , che valorizza le competenze e le conoscenze educative della famiglia e che è un metodo ormai diffuso a livello nazionale ed internazionale. Lubiano Montaguti , vicesindaco di Forlì con delega all’istruzione, trarrà le conclusioni adattandole al territorio: "Occorrono diversi modi di insegnare - spiega - ed è utile prendere esempio da esperienze speciali di didattica inclusiva, per contrastare il rischio di una scuola fatta solo per i migliori e basata sulla competizione, sul successo, sul premio".

L’evento si inserisce nella rassegna in tre appuntamenti Educare, verbo delicato , organizzati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con il patrocinio della Diocesi di Forlì — Bertinoro e l’adesione della Scuola Santa Dorotea, dell’Azione Cattolica diocesana, della cooperativa sociale Paolo Babini, di Agesc e di altre realtà del territorio. Per sperimentare nella pratica gli spunti forniti, genitori e bimbi dai 6 ai 12 anni potranno cimentarsi nei sabati 6, 13 e 20 maggio nei “ laboratori delle belle passioni ”, che si terranno dalle 16.30 nei locali della Scuola Santa Dorotea, in via dei Mille 1 a Forlì. Prossimo appuntamento della rassegna Educare, verbo delicato sarà l’11 maggio, con la presenza del pedagogista Andrea Canevaro e di insegnanti della pedagogia del gratuito. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Educare, verbo delicato": monsignor Erio Castellucci torna nella sua Forlì per parlare di scuola

ForlìToday è in caricamento