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Cronaca

L'esorcista di Forlì alle prese coi posseduti forlivesi: "Ma molti hanno solo tormenti loro"

"Non sono un guaritore né un mago, ma un evangelizzatore che cerca di ascoltare difficoltà e solitudine delle persone, proponendo un cammino di fede"

“Non sono un guaritore né un mago, ma un evangelizzatore che cerca di ascoltare difficoltà e solitudine delle persone, proponendo un cammino di fede”. Padre Marco Causarano, il nuovo esorcista della Diocesi di Forlì-Bertinoro, riceve solo su appuntamento lunedì e venerdì, dalle 15 alle 18, nei locali del Cenacolo delle monache Clarisse Urbaniste, posto in via Maroncelli, 6 a Forlì. Nato il 15 luglio 1966 a Ragusa, in Sicilia e ordinato sacerdote nel 2006, fa parte dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (MI), meglio conosciuti come Camilliani, che dal 1950 operano e risiedono a Predappio, in viale della Libertà, 9. Con la sua nomina, disposta il 19 settembre scorso, il vescovo monsignor Lino Pizzi ha colmato il vuoto lasciato nel 2014 dalla partenza da Montepaolo del frate minore francescano padre Contardo Montemaggi.

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“Essere esorcista – spiega padre Marco – vuol dire rispondere alla chiamata di Gesù, che manda i suoi anche a scacciare i demoni, cioè nel concreto a liberare le persone dalla prigionia del demonio”. Il sacramentale dell'esorcismo è disciplinato da un apposito rituale, “De exorcismis et supplicationibus quibusdam”, letteralmente “Gli esorcismi e alcune preghiere”, adottato nel 1998 in sostituzione del precedente risalente al 1614. “Ho iniziato nel 2007 dopo un anno di sacerdozio – continua il cammilliano - collaborando con un esorcista di Verona. In seguito, a Milano, come confessore in Duomo, mi sono trovato spesso a contatto con disagi psichici e spirituali.  A quel punto ho iniziato a frequentare corsi specifici”.

I "POSSEDUTI" DI FORLI' E L'ATTIVITA' DI PADRE MARCO  ==> continua

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