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Cronaca

Espulso dalla Cgil per la solidarietà a Forza Nuova, si ricandida e fa il pieno di voti

Anderlucci non si è dato per vinto e nel corso di recenti elezioni per la Rsu dell'azienda in cui lavora si è ricandidato per la Uil e ha vinto

Nel periodo di forte tensione per le manifestazioni di Forza Nuova in centro storico, all'indomani degli scontri che ci furono lo scorso 8 dicembre in piazzetta della Misura tra militanti forzanovisti e attivisti della sinistra, durante il mercatino di Natale, Paolo Anderlucci fu il sindacalista della Cgil che salì agli onori della cronaca per aver espresso solidarietà al partito di estrema destra. Una posizione alquanto singolare tenuto conto dell'universo di valori a cui si ispira il sindacato più forte in Italia.

“Poveri progressistucci che non amano chi la pensa diversamente da loro”, aveva scritto su Facebook . E ancora: “Intendo manifestare solidarietà agli attivisti di Forza Nuova, colpevolmente osteggiati da chi la democrazia non ama e non onora”. Due affermazioni come “bombe” che valsero ad Anderlucci un'espulsione quasi immediata dalla Cgil, tanto più che proprio in quei giorni il suo sindacato fu impegnato in diverse manifestazioni anti-fasciste, proprio sulla scorta di quegli episodi.  Gli scontri, come è noto, sono poi culminati in denunce in pari misura: a 7 militanti di Forza Nuova e a 9 “antagonisti” di sinistra.

Ma Anderlucci non si è dato per vinto e nel corso di recenti elezioni per la Rsu dell'azienda in cui lavora si è ricandidato e ha vinto. L'espulsione era stata contestata da Anderlucci, che ha fatto appello al suo diritto al dissenso. Il post su Facebook venne postato dall'ex sindacalista Cgil da un profilo Fb a lui riconducibile "Paolo Labile" in cui campeggiava materiale di propaganda "Ius soli" e "Prima gli italiani" etc. Una posizione senza subbio da "eretico" nella Cgil, rivendicata però come diritto di espressione in un sindacato politicamente plurale. La Cgil da parte sua ha sostenuto che la pluralità non c'entra, dato che quel sindacato ha nello statuto "il riconoscimento nei valori della Costituzione, tra cui l'anti-fascismo".

Il nome di Paolo Anderlucci torna alla ribalta ora. Nelle elezioni per le rappresentanze sindacali unitarie di una grande azienda dell'arredo Anderlucci si è candidato nelle fila delle Feneal-Uil e martedì ha determinato la netta vittoria del suo nuovo sindacato, risultando il primo degli eletti con 56 preferenze su 189 votanti. Alle elezioni delle Rsu erano chiamati al voto 255 lavoratori che hanno assegnato 3 delegati alla Feneal-Uil (84 voti), 2 alla Filca-Cisl (64 voti) e uno alla Fillea-Cgil (36 voti), con un ribaltamento quindi della situazione in un'azienda in cui è in passato era maggioritaria la Cgil. Gli eletti sono, oltre ad Anderlucci, Giuseppe Liegi, Cinzia Perini, Moussa Kienou, Valentina Brocaldo e Alfonso La Rossa. 

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