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Estate calda e turisti in Riviera, ma nessuna preoccupazione per Ridracoli: l'acqua c'è

Il territorio romagnolo è nel pieno del consumo di acqua con la Riviera nel clou della stagione turistica e il caldo torrido dell'ultimo mese, che ha dato tregua solo la scorsa settimana

Il territorio romagnolo è nel pieno del consumo di acqua con la Riviera nel clou della stagione turistica e il caldo torrido dell'ultimo mese, che ha dato tregua solo la scorsa settimana. La diga di Ridracoli da sola fornisce, nel periodo estivo, circa il 50% dell’acqua consumata in Romagna, con una distribuzione di oltre 2mila litri al secondo. La parte restante viene attinta dalle fonti locali dei vari territori: i pozzi del forlivese distribuiscono circa 325 litri al secondo.

Dall’insieme delle fonti ravennati arrivano complessivamente circa 690 litri al secondo, dalle fonti locali riminesi circa 1200 litri al secondo. Infine la diga del Conca distribuisce nella zona sud del Riminese circa 230 litri al secondo. La distribuzione ripartita nei territori delle tre province è la seguente: 1.169 litri al secondo nel territorio di Forlì-Cesena, 1.575 litri al secondo nel territorio di Rimini e 1471 litri al secondo nel territorio di Ravenna.

Il livello della diga è comunque buono e non ci sono preoccupazioni, anche se si verificasse un agosto caldo e poco piovoso. L'invaso contiene oltre 22 milioni di metri cubi di acqua, con un livello di 545 metri sul livello del mare (quello di sfioro è  di 557), per cui i mesi piovosi del 2014 e 2015 hanno permesso di mettere da parte una 'scorta' idrica che sta facendo molto comodo in questa estate caldissima. 

Conferma la buona situazione per l'erogazione dell'acqua anche Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque: “Attualmente eroghiamo in totale 4,5 metri cubi al secondo di acqua contro i 4 della media dello scorso anno, il 50% viene da Ridracoli mentre il resto dalla diga del Conca e dalle altre fonti”. Bernabè ricorda che “attualmente ci sono 22 milioni di metri cubi in diga e questi ci ha permesso di far fronte al fabbisogno legato al grande caldo”. Tuttavia il maggiore consumo di acqua può essere indicativo anche “della ripresa dell'economia e del turismo in Riviera: fino ad ora abbiamo erogato 2 milioni di metri cubi d'acqua in più rispetto alle vendite dello scorso anno”. Maggiori difficoltà per l'approvvigionamento idrico in agricoltura, considerata la secca del Po (e quindi del Cer) e degli altri fiumi, ma nessun problema dal punto di vista dell'acqua potabile.

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