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Cronaca

Era evaso dal carcere di San Marino: la Squadra Mobile lo trova a Forlì

Non si hanno notizie dell’altro evaso, il bosniaco 32enne Albano Ahmetovic, che stava scontando 18 mesi per furto

E' stato rintracciato a Forlì uno dei detenuti evasi domenica scorsa dal carcere di San Marino. Si tratta di Achille Lia, calabrese d'origine, che stava scontando una condanna di sei mesi per furto: gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Corso Garibaldi ha rintracciato giovedì sera a Vecchiazzano in casa di un conoscente. L'uomo ora è ospitato nell'abitazione della compagna, che vive nella città mercuriale. Non si hanno notizie dell’altro evaso, il bosniaco 32enne Albano Ahmetovic, che stava scontando 18 mesi per furto. 

In un comunicato stampa Rossano Fabbri del foro sammarinese e l'avvocato Massimiliano Giacumbo del foro di Rimini, difensori di fiducia di Lia, evidenziano che "al proprio assistito, come già concordato con i propri difensori di fiducia, è stata inibita la possibilità di consegnarsi spontaneamente all’Autorità della Repubblica Italiana, per quanto di competenza e per rappresentare, a fronte del minimo residuo ancora da scontarsi, le ragioni di un siffatto incomprensibile gesto, e ciò a causa, nella prima serata di giovedì, del pronto ed efficace intervento delle Forze della Polizia di Stato di Forlì che hanno proceduto al suo fermo e alla sua identificazione".

"Terminati in tarda notte unitamente ai propri legali di fiducia gli incombenti, il nostro assistito, a mente ed in perfetta aderenza a quanto stabilito e previsto dall’art.16 della Legge 6 giugno 1939 N.1320 ( Esecutorietà della Convenzione di amicizia e buon vicinato stipulata in Roma fra l’Italia e la Repubblica di San Marino il 31 marzo 1939 ) è stato rimesso in libertà - viene aggiunto -. A fronte delle notizie di stampa emerse nei giorni scorsi rispetto all’avvio da parte del Governo Sammarinese della procedura per la richiesta di estrazione, il signor Lia, che non mancherà di spiegare le ragioni del suo gesto, si opporrà in ogni sede giurisdizionale competente, privilegiando al limite scontare il residuo della pena nel proprio paese d’origine".

"La posizione di Lia è stata gestita nel pieno rispetto della legge italiana e delle convenzioni internazionali in materia", ha dichiarato il comandante della gendarmeria sammarinese, Maurizio Faraone alla televisione di Stato del Titano. Lia potrebbe tornare a San Marino solo nel caso in cui la richiesta di estradizione sammarinese venisse accolta dalle autorità italiane.

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