rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Maxi-frode fiscale nelle sponsorizzazioni sportive: 4 società nei guai

Con l'operazione "Sotto rete" i finanzieri hanno indagato nei confronti di quattro società operanti nel settore delle sponsorizzazioni individuando una frode milionaria

Una maxi-evasione fiscale che avveniva attraverso sponsorizzazioni sportive al limite dell'assurdità e dell'anti-economicità. La stima è di 12 milioni di euro di redditi sottratti al fisco attraverso questo collaudato sistema, che vede il coinvolgimento di 4 società romagnole e 213 sponsor. E' quanto hanno portato alla luce, con 7 denunce, gli uomini della Guardia di finanza di Forlì. 

Con l'operazione “Sotto rete” i finanzieri hanno indagato nei confronti di quattro società operanti nel settore delle sponsorizzazioni individuando redditi non dichiarati per oltre 12 milioni di euro ed oltre 5 milioni di IVA evasa. Le società, con sede a Forlì, Cesena e Rimini gestivano gli spazi pubblicitari in occasione delle partite casalinghe di una società marchigiana di pallavolo femminile militante nel campionato di serie A1. Il sistema di frode individuato dai finanzieri forlivesi, si fondava sul ricorso a fatture per operazioni inesistenti o fatture “gonfiate” emesse dalle società nei confronti degli sponsor.

Nel corso delle indagini, iniziate nel 2014 sotto la direzione della Procura della Repubblica di Forlì, (Procuratore Sergio Sottani e pm Michela Guidi), sono state eseguite perquisizioni in diverse località del territorio nazionale tra le quali, oltre a Forlì, anche Cesena, Ravenna, Rimini, Bari e Cosenza ponendo sotto sequestro documentazione, computer, tablet e supporti informatici. Proprio dalla analisi di quest’ultimi, anche recuperando file nascosti o cancellati, i militari della Guardia di Finanza hanno posto fine all’ormai collaudato sistema di evasione.

Dalle indagini è emerso come nel lontano 2009 il Presidente della società di pallavolo marchigiana aveva acquistato il titolo per partecipare al campionato di serie A1 da un imprenditore pugliese operante nel campo della gestione dei rifiuti, cedendo in cambio il diritto alla gestione degli spazi pubblicitari. Per le accuse mosse dalla Finanza, da allora l’imprenditore barese di 67 anni aveva organizzato un ingegnoso sistema di frode creando le società di gestione degli spazi pubblicitari ed intestandole a prestanome nullatenenti senza mai figurare in nessuna di esse. Per ostacolare le attività dell’Amministrazione Finanziaria, inoltre, le società venivano fatte subentrare l’una all’altra creando ogni 2/3 anni la nuova avente lo stesso oggetto sociale della precedente dalla quale acquisiva il pacchetto degli sponsor ed il diritto alla gestione degli spazi pubblicitari. A cambiare era solo il nome del rappresentante della società, il prestanome di turno nullatenente. Con questo modus operandi la vecchia società veniva destinata all’oblio con milioni di euro di debiti verso lo Stato che non sarebbero mai stai recuperati.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi-frode fiscale nelle sponsorizzazioni sportive: 4 società nei guai

ForlìToday è in caricamento