I Verdi rivendicano di non aver mai offeso l'assessore Bellini, ma di averlo contestato duramente nel merito. Dopo la decisione di Bellini di cancellarsi da Facebook il partito dei Verdi interviene a commento: "Mentre l’assessore Bellini si cancella da FB per “la perdita della realtà” da parte di alcuni suo amici del social network, continuano i tagli degli alberi. Oggi è la volta di via Massarenti e di viale Risorgimento, nei quali , inesorabile la sega ha ancora una volta abbattuto esemplari arborei secondo un metodo assai criticato dagli oppositori dei tagli".

Quindi sulla scelta di Bellini: "A noi dispiace che l’assessore, di cui continuiamo a chiedere le dimissioni perché lo consideriamo inadatto al ruolo, venga insultato da tante persone ma questo purtroppo è il destino dei politici in questo periodo storico, nel quale chi fa politica è ritenuto responsabile di ogni nefandezza e riceve contumelie e accuse di ogni tipo.Come può pensare di essere lui, come politico, al di sopra delle critiche, dei sospetti e delle accuse, certamente anche offensive, purtroppo secondo il costume dei tempi, dal momento che continuano i tagli effettuati automaticamente sulla base di valutazioni criticatissime, esternalizzate per pochi soldi ad una impresa, il cui operato ha suscitato proteste molto accese e anche dubbi sulla completezza delle verifiche".   

Quindi si chiamano fuori dalla polemica sulle strumentalizzazioni su Facebook: "Le durissime e severissime critiche che i Verdi gli hanno rivolto hanno sempre avuto come oggetto le azioni politiche dell’assessore di cui abbiamo condannato i comportamenti in più circostanze, anche quando secondo noi mentiva clamorosamente come nel caso della sospensione dei lavori in corso Diaz. Anche in quelle circostanze ha levato lamenti per gli attacchi ricevuti ma questo non può essere il comportamento di un politico che deve conquistarsi quotidianamente il consenso. Facendo la scelta di tagliare gli alberi, tanto criticata e osteggiata dalla stragrande maggioranza dei cittadini si è attirato l’ira di molte persone ma ciò nonostante non ha mostrato nessuna volontà di ascoltare le proteste e le proposte degli oppositori e di cambiare registro".