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Cronaca

Clamoroso falso rifilato ad un collezionista per 15 milioni: "Abbiamo falsificato il Modigliani"

Si allarga a macchia d'olio l'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che vede indagate sette persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa

Si allarga a macchia d'olio l'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che vede indagate sette persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, tra cui un intermediario forlivese, per un giro di opere d'arte dal valore milionario clamorosamente falsificate. Un esperto d'arte della città siciliana che si trova indagato avrebbe infatti ammesso agli inquirenti che il Modigliani da 15 milioni di euro comperato da un ignaro collezionista forlivese sarebbe stato falsificato dall'organizzazione e che, tra l'altro, non sarebbe stato il primo falso prodotto, ma altri sarebbero in giro, anche di autori diversi. Ovviamente sarà una perizia finale, da parte dei più qualificati critici d'arte italiani, a doverlo certificare, ma ad ora questa sarebbe la pista seguita dai pm della Dda di Catania Santonocito e Brando: quella di un'organizzazione ramificata con "altissime professionalità" e in grado di inquinare il mercato delle opere d'arte anche nei canali ufficiali.

A farne le spese per ora è stato un collezionista forlivese, difeso dall’avvocato Giovanni Principato del foro di Forlì, che ha pagato ben 15 milioni di euro per un’opera di Amedeo Modigliani che, secondo i carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio artistico, sarebbe però un clamoroso falso. Il presunto “Modigliani”, uno dei celebri volti di donna,  è stato quindi messo sotto sequestro nell’ambito dell'inchiesta. Il quadro, infatti, era accompagnato da tutti gli “expertise” necessari, le perizie che certificano l’autenticità dell’opera. Documentazione anch’essa fasulla? Saranno ora le super-perizie dei consulenti del tribunale, dell’accusa, della difesa e delle potenziali vittime di questo traffico a indicare se il quadro e la relativa documentazione annessa sono falsi o meno. Secondo quanto si starebbe profilando nell'indagine, oltre al "cervello" della truffa, altri sarebbero stati a conoscenza del raggiro milionario e avrebbero operato affinché il falso arrivasse nel caveau del collezionista forlivese.

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