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Cronaca

La Fanzinoteca d'Italia a rischio chiusura, il Ministero: "Realtà interessante e utile"

La "Biblioteca delle fanzine" rimarrà ancora disponibile con due le aperture pubbliche settimanali, nei pomeriggi di martedì e venerdì dalle 14 alle 18 fino alla metà del mese di dicembre

La Fanzinoteca d'Italia riscuote il plauso del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Inoltrata a Roma all'attenzione del segretario particolare del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Giuseppe Battaglia, la presentazione della realtà, dell'attività e dei relativi servizi della Fanzinoteca d'Italia, in meno di due settimane, la realtà di via Curiel ha ricevuto un valido riscontro in risposta. "Trovo interessante e utile il vostro lavoro", riporta Battaglia nel documento del Ministero, proseguendo col seguente consiglio di "sottoporre una richiesta di sostegno alla Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali".

"Un plauso, senza alcun dubbio, che si può aggiungere ai precedenti riconoscimenti nazionali riscossi dalla meritevole e valida realtà fanzinotecaria - evidenzia Gianluca Umiliacchi, direttore della Fanzinoteca d'Italia -. Una risposta, quindi, che mette ben in chiaro la posizione e il pensiero da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in relazione all'unica Fanzinoteca d'Italia che, fino ad un mese fa, era situata a Forlì. Purtroppo da una parte la mancanza di interesse, come è stato verbalmente ben definito al presidente dell’associazione, in un incontro con la responsabile e il dirigente dell'amministrazione comunale Giunta Drei, e dall’altra il rifiuto alla richiesta dell’associazione di spazio più ampio di quello disponibile, i pochissimi 20 metri quadri traboccanti di documenti, sebbene sia stato reso noto che tale mancanza di spazio, vitale ed indispensabile per il proseguimento dell’attività, avrebbe causato la chiusura della sede fanzinotecaria, alla fine si è arrivati all'inevitabile obbligo di cessazione e chiusura di questa unica attività socio-culturale nazionale".

"Nei sei anni passati, la realtà fanzinotecaria si è prodigata per donare ai giovani la conoscenza degli strumenti utili e adeguati per il confronto sulle loro idee, impegno che ha dato i suoi buoni frutti, solo nella cittadina forlivese si sono attivati 2 gruppi di giovani impegnati con le loro testate fanzinare - continua Umiliacchi -. Col lavoro di volontariato, senza mai ricevere un contributo, escluso i 256 euro per tutti i 6 anni, lo Staff Fanzinoteca d'Italia si è prodigato permettendo ai giovani di costruire nuove relazioni e creare rete, opportunità di avviare un percorsi specifici, nonché supportati nelle varie fasi della realizzazione dei prodotti fanzinari. Tutte azioni di coinvolgimento del mondo giovanile che, dalla fine del 2016, sono obbligate a cessare".

"Cessare si, ma a Forlì, infatti l'associazione si è mossa e sta preparandosi per proporre ad alcune amministrazioni interessate non solo la oramai consolidata realtà fanzinotecaria ma un progetto più ampio e articolato - prosegue Umiliacchi -. Un ambito progetto che vede la proposta di attivare un "Centro Nazionale Studi sulle Fanzine", con il supporto della Fanzinoteca d'Italia per rivolgere l'impegno e le energie al recupero, conservazione e trasmissione dello straordinario patrimonio culturale e sociale legato alla editoria fanzinara italiana, con particolare riferimento alle auto-edizioni. Tutto questo, ovviamente, con la collaborazione e partecipazione concreta, nello spazio adeguato per l'attività e contributi necessari, da parte dell'amministrazione che riterrà opportuno sostenere questa prima ed unica Fanzinoteca d'Italia".
 
 Quindi, copertine colorate o in bianco e nero, immagini e fumetti malamente fotocopiate o riprodotte in tipografia, testi battuti a macchina per scrivere, pagine scolorite e ingiallite che contengono uno spaccato di documentazione socio-culturale di notevole importanza, considerando che i più non hanno mai avuto una proposta a livello ufficiale. "Attraverso queste auto-edizioni, la passione dei fanzinari è in grado di da corpo a quell'arricchimento culturalmente che l'individuo, e la stessa società, è da sempre alla ricerca - precisa Umiliacchi -. Filo conduttore della conoscenza “estroversa” e atipica come quella fanzinara, nella ricerca e nel valore reale della libertà di comunicazione e confronto e per la fruizione di un patrimonio comune. Tutte verità ancora non considerato e valutato, oltre che compreso, anche da parte delle realtà pubbliche e private. La sede fanzinara è sempre stato un luogo aperto e alternativo per pensare, per progettare e riflettere sul ruolo che l'individuo e cultura hanno per la coesione sociale, lo sviluppo e la crescita civile della comunità. Fanzinoteca d’Italia è oggi sinonimo italiano e mondiale di innovazione e unicità culturale". La “Biblioteca delle fanzine” rimarrà ancora disponibile con due le aperture pubbliche settimanali, nei pomeriggi di martedì e venerdì dalle 14 alle 18 fino alla metà del mese di dicembre. Per conoscere dettagliatamente le iniziative e chiedere informazioni è disponibile il sito www.fanzinoteca.it o la e-mail fanzinoteca@fanzineitaliane.it.

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