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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fecondazione eterologa, arrivano le prime gravidanze: "Ottimi risultati"

Per la fecondazione eterologa femminile, l’età delle donne trattate varia dai 40 ai 43 anni. La decisione al trattamento è stata motivata, in tutte le coppie, da una scarsa qualità degli ovociti in precedenti cicli di procreazione medicalmente assistita

Come preannunciato, un paio di mesi fa al centro di Procreazione Medico Assistita per la fecondazione artificiale di Villa Serena sono stati eseguiti i primi trattamenti di fecondazione di tipo eterologo (da donatore esterno alla coppia) sia femminile (ovociti) che maschile (spermatozoi) come previsto dalle nuove leggi in materia, che si affiancano ai trattamenti di fecondazione omologa che già da qualche anno il centro di eccellenza di Forlì attua per coppie provenienti da tutta Italia.

"I risultati di laboratorio - viene spiegato - sono stati ottimi sia dal punto di vista delle percentuali di fertilizzazione che dello sviluppo embrionale e possiamo già contare i primi risultati positivi in termini di gravidanza. Per la fecondazione eterologa femminile, l’età delle donne trattate varia dai 40 ai 43 anni. La decisione al trattamento è stata motivata, in tutte le coppie, da una scarsa qualità degli ovociti in precedenti cicli di procreazione medicalmente assistita. Si tratta di coppie con una storia di più di cinque trattamenti di fecondazione omologa (con i propri gameti) senza gravidanza".

"Attualmente non è possibile reperire ovociti da donatrici in Italia, e come previsto dalle linee guida della Legge, è stato possibile effettuare i trattamenti attraverso la collaborazione con una banca europea spagnola - viene chiarito da Villa Serena -. La fecondazione eterologa femminile è stata effettuata inseminando gli ovociti congelati di donatrice con gli spermatozoi del marito. Anche per la fecondazione eterologa maschile, il centro si è avvalso della collaborazione con la stessa banca. In questo caso la causa del trattamento maschile è stata l’azoospermia cioè assenza assoluta di spermatozoi".

"In presenza di solo azoospermia, con apparato genitale femminile indenne come in queste situazioni, il liquido seminale della banca è stato utilizzato per l’inseminazione intrauterina. In due delle diverse coppie trattate è stato necessario effettuare invece una fertilizzazione in vitro, cioè in esterno, con il prelievo degli ovociti e il successivo trasferimento in utero degli embrioni ottenuti", illustra il centro.

Il Centro di procreazione Assistita di Villa Serena si pone l'obiettivo "di organizzare una propria banca per ovociti e spermatozoi, ma i tempi di realizzazione si prospettano lunghi e si presume che per i prossimi trattamenti (già numerose sono le coppie prenotate in attesa dell’intervento) si dovrà ricorrere di nuovo alla collaborazione della banca europea. La scelta è di promuovere la donazione di eventuali ovociti in eccesso da parte di donne che già si sottopongono al trattamento per problemi di sterilità, contribuendo volontariamente alla creazione di una banca italiana a Forlì".

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