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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Andare per santuari mariani a Ferragosto

Nella Diocesi di Forlì-Bertinoro, fra i centri di culto dedicati all’Assunta spicca il quattrocentesco Santuario di Fornò

Il giorno di Ferragosto, icona universale del caldo e dello stacco dall’impegno lavorativo, è anche la festa religiosa dell’Assunzione al Cielo di Maria. In base al dogma proclamato da papa Pio XII nel 1950, riconoscendo una tradizione nata a partire dal V secolo, la madre di Cristo, al termine della vita terrena fu trasferita in Paradiso “sia con l’anima che con il corpo”. L’Assunzione di Maria non implica necessariamente la morte (tesi della Dormizione), ma neppure la esclude: è un'anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale. Il fatto che la Madonna sia stata accolta in cielo “sia con l’anima che con il corpo”, spiegherebbe le numerose apparizioni nel corso del tempo in tutto il mondo: la Chiesa cattolica, nei casi in cui le riconosce, accetta che la Madonna appaia realmente in carne ed ossa.

Nella Diocesi di Forlì-Bertinoro, fra i centri di culto dedicati all’Assunta spicca il quattrocentesco Santuario di Fornò. Sorto nel 1488 per volere di Pietro Bianco da Durazzo e dedicato alla Beata Vergine di Grazia e Misericordia, è un unicum nel panorama architettonico religioso della Regione per la forma circolare e le misteriose origini del fondatore: pare che l’eremita albanese, artefice della chiesa su progetto di Pace Bombace (il grande architetto collaboratore del Melozzo, che a Forlì ha lasciato anche l’oratorio di San Sebastiano), abbia voluto così espiare il fantomatico e delittuoso passato da pirata. Fino all’ultima guerra, sull’inconsueta rotondità di Fornò svettava un possente campanile in stile romanico-lombardo: il manufatto, fatto saltare dalla Wehrmacht in ritirata la notte del 24 ottobre 1944, non è più stato ricostruito.

Martedì la chiesa rinascimentale posta nella campagna fra Forlì e Forlimpopoli, sarà aperta dalle 8, con messe alle 9 e alle 11 celebrate rispettivamente dal rettore don Mauro Ballestra e dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi. Alle 12.30 pranzo comunitario; alle 15 preghiera mariana e benedizione, cui seguirà la festa popolare nell’area del santuario, nella cui canonica dal 1987 opera una comunità di recupero da tossicodipendenze condotto dall’Associazione Papa Giovanni XXIII. L’altro grande santuario diocesano in festa nel giorno di Ferragosto, è quello della Madonna di Sulo, in località Filetto. La devozione mariana inizia nel 1618, in seguito ai miracoli avvenuti dopo l’acquisto dell’immagine in ceramica della Madonna, tuttora venerata sull’altare maggiore del santuario. Organizzata dal parroco polacco di Filetto, don Pawel Szymusiak e dal cancelliere vescovile don Paolo Giuliani, originario del posto, la festa religiosa aprirà lunedì, alle 19, con la messa celebrata da monsignor Pietro Fabbri, vicario generale della diocesi, animata dal coro “Laudate Dominum” di Faenza.

Il programma del 15 agosto prevede le prime liturgie eucaristiche alle 5.15 e alle 6.00 (celebrata da monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano). Seguiranno le funzioni religiose delle 7.00, 8.00, 9.00 (celebrata dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi), 10, 11 (celebrata da monsignor Michele Morandi, vicario generale di Faenza-Modigliana) e delle 18. Durante le messe si svolgeranno i pellegrinaggi delle parrocchie limitrofe: alle 6 parteciperanno i fedeli di San Pancrazio e Chiesuola e del movimento di Comunione e Liberazione; alle 7 le parrocchie di San Rocco di Ravenna, di Longana e Roncalceci, alle 8 San Pietro in Trento e Coccolia; alle 9 San Pietro in Vincoli; alle 10 Russi. Alle 17 recita del rosario, vespri e adorazione eucaristica. Alla sera è prevista animazione nell’area della chiesa, con stand e spettacoli.

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