La Banca di Credito Cooperativo di Tredozio compie 100 anni
Nel suo discorso, il sindaco Simona Vietina ha sottolineato il "traguardo importante" raggiunto, "che rimanda alle origini delle casse rurali del secolo scorso"
Si è svolta a Tredozio la festa del centenario della locale Banca di Credito Cooperativo. Nel suo discorso, il sindaco Simona Vietina ha sottolineato il "traguardo importante" raggiunto, "che rimanda alle origini delle casse rurali del secolo scorso, fondate da persone unite dagli stessi ideali: ispirazione cristiana, solidarietà, mutualismo e dalla voglia di aiutare ed essere aiutati nello sviluppo e nella crescita della nostra comunità". Il primo cittadino ha tracciato una breve ricostruzione del periodo che ha visto nascere la Cassa rurale per dare un'idea di quanto particolare fosse la situazione storica e politica, le condizioni di vita e le necessità dei cittadini di Tredozio di quel tempo.
"I valori sulla base dei quali fu istituita la piccola Cassa Rurale nel 1917 sono ancora oggi alla base dell’operato delle filiali BCC sul territorio - ha proseguito VIetina -. Dagli inizi sono cambiati gli strumenti, è infatti aumentata la tecnologia, ma sono rimasti immutati i principi che hanno ispirato la fondazione di una banca che continua a credere nelle persone e investire nel territorio, che poi è lo stesso che le alimenta. La forza della nostra banca è proprio quella di valorizzare il paese e riconoscere che è grazie ad esso che la banca è ancora presente ed attiva dopo 100 anni".
Il sindaco ha quindi ringraziato la direzione della Bcc "per aver avuto una attenzione per il nostro territorio in occasione di questo importante anniversario: sono stati donati banchi e sedie per la scuola per un valore di circa 2000 euro e c’è un impegno per sostenere, anche su più anni il rifacimento dell’impianto elettrico di questo teatro. Questo secondo impegno che la BCC ha preso, ha un enorme significato anche alla luce del fatto che fu proprio il fondatore della Cassa Rurale nel 1917, il Pievano Don Andrea Casini, a costruire successivamente, nel terreno di fianco alla chiesa di San Michele, dove sorgeva il vecchio cimitero, il circolo per la gioventù con il Teatro. Questi due interventi sono per la nostra comunità fondamentali anche considerando che la scuola è il luogo dove si crea la comunità e il teatro il luogo dove si ritrova nelle occasioni più importanti".
