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Cronaca

Festa nella chiesa di S.Apollinare a Collina nel ricordo di don Angelo Siboni

Il programma di domenica prevede, alle ore 16.30, recita del Rosario; alle 17, s.Messa; seguiranno degustazione di specialità gastronomiche e intrattenimento

Preghiere, incontri, mostra fotografica osservazione del cielo notturno, degustazioni e intrattenimento nella chiesa di Sant’Apollinare a Collina il 15 e 16 settembre prossimo. Un evento per ricordare don Angelo Siboni, parroco in questo luogo per 47 anni, nel venticinquesimo anniversario della sua morte. Si inizia sabato, alle 20.30, con l’incontro “A 25 anni dalla morte, don Angelo: sacerdote, insegnante, ricercatore”, con interventi del professor Claudio Lelli, nipote di Don Angelo, di Mons.Dino Zattini e del parroco don Massimo Masini. Alle 21.45 inaugurazione della mostra fotografica sull’attività di don Angelo in parrocchia e a seguire momento conviviale ed osservazione della volta celeste con il telescopio. Il programma di domenica prevede, alle 16.30, recita del Rosario; alle ore 17 è in programma la messa; seguiranno degustazione di specialità gastronomiche e intrattenimento. Per tutta la serata sarà possibile visitare la mostra fotografica ed osservare il cielo notturno con il telescopio. 

Don Angelo è una vera figura di prete, di educatore, di matematico ed astronomo che ha dedicato tutta la vita allo studio della bellezza del creato, specchio della perfezione di Dio. Era nato a Meldola il 4 luglio 1918; entrato giovanissimo in seminario, fu ordinato sacerdote l’8 marzo 1942 e dopo quattro anni come cappellano a S.Varano, diventa parroco a Collina – dice la prima messa il 7 aprile 1946 - dove resterà per 47 anni, fino alla morte avvenuta il 20 dicembre 1993. Valente matematico, insegna questa disciplina in seminario completando la sua formazione anche nel campo della ricerca astronomica ed appassionandosi a tal punto da costruire da solo gli strumenti per indagare i fenomeni naturali, un sismografo e in particolare il telescopio che colloca sulla torretta appositamente costruita sul tetto della canonica a Collina. Le sue doti di valente studioso sono ampiamente riconosciute dai forlivesi (i quotidiani locali scrivono articoli su di lui). Dedito, con grandissima cura, ai bisogni della gente della sua comunità, tra le altre cose originale realizzatore di presepi, scrive un Diario, conservato negli archivi parrocchiali, a partire dal 3 aprile 1946, giorno in cui sale verso Collina per iniziare il ministero sacerdotale, fino al 17 gennaio 1993, anno della sua morte.

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