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Cronaca

Al Museo Interreligioso di Bertinoro la prima edizione del "Festival della Vita in Ricerca"

Il Festival FVR17, in programma da giovedì alla Rocca vescovile di Bertinoro, vuole riscoprire la ragione in relazione al senso religioso

“Una storia di libertà”. Con queste parole Roberto Melandri ha presentato la prima edizione del Festival della vita in ricerca, che si svolgerà al Museo Interreligioso di Bertinoro da giovedì a domenica prossima. E’ grazie all’intuizione profetica del senatore Leonardo Melandri, artefice del grande contenitore allestito nel 2005 alla Rocca vescovile bertinorese, sulla scia dell’accordo interuniversitario del 1995 “Mediterraneum”, sottoscritto tra gli atenei di Bologna, Tessalonica, Tunisi, Ankara, Heidelberg, Gerusalemme, la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Pontificia Antonianum, che “oggi è possibile pensare ad un’iniziativa di così ampio respiro, che vede coinvolte persone provenienti da esperienze, fedi e visioni della realtà spesso radicalmente diverse tra loro”.

Il Museo Interreligioso è, infatti, uno spazio dove le culture e le religioni monoteistiche possono incontrarsi, conoscersi e dialogare, coniugando il valore della tolleranza e del rispetto. Come spiegato dal direttore Enrico Bertoni, “Il Festival della vita in ricerca si pone l’obiettivo di riportare il dialogo interreligioso alle due dimensioni essenziali di testimonianza e di amicizia”. Gli incontri previsti con Brian J. Grim, Presidente della Freedom of Religion and Business Foundation, l’arcivescovo di Bologna monsignor Matteo Maria Zuppi, il Gran Muftì di Croazia Aziz Hasanovic, sono la dimostrazione concreta che una strada diversa per l’uomo è sempre possibile. “Diversa – continua Bertoni – perché nasce dall'esperienza e non è destinata a rimanere lettera morta”.

FVR17 sarà poesia e teatro, con l’allestimento dei Cori da “La Rocca” di T.S. Eliot, che hanno rappresentato il documento di lavoro sul quale l’intero programma del Festival si è andato strutturando. Il percorso di FVR17 proseguirà con il concerto “Canti Apocrifi” di Ambrogio Sparagna e dell’Orchestra Popolare Italiana, con le letture poetiche di Davide Rondoni. “Siamo all’inizio di un nuovo percorso”, ha affermato il sindaco di Bertinoro Gabriele Fratto, illustrando le ragioni che hanno condotto alla realizzazione del primo Festival della vita in ricerca. Il Comune di Bertinoro ha creato le condizioni per la realizzazione di FVR17, che guarda al principio fondante della comunità bertinorese, l’ospitalità.

“E’ un valore – continua il primo cittadino del Colle - che presuppone la presenza del viator, così come ricordato alla base della Colonna degli Anelli”. Al concetto del viator ha fatto riferimento anche l’ad di Ce.U.B., Giampaolo Amadori: “L’iniziativa si pone in profonda sintonia con le attività di internazionalizzazione condotte dal Centro bertinorese”. Il Festival della vita in ricerca è organizzato dal Museo Interreligioso, dal Comune di Bertinoro, dalla diocesi di Forlì-Bertinoro e dal Centro Residenziale Universitario. 

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