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Cronaca

Pensionato appicca le fiamme dolose in pizzeria. Ha confessato: "Ero disperato"

L'anziano, messo alle strette dagli investigatori, ha ceduto dopo qualche ora di fronte alle evidenze probatorie raccolte dagli incaricati alle indagini

Si allontana l'ombra del racket sull'incendio avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì nella pizzeria d'asporto "C'è pizza per te" di Pieveacquedotto, che ha gravemente danneggiato il locale gestito da una famiglia di origine campana. Le indagini della squadra mobile della Questura di Forlì-Cesena si sono infatti indirizzate verso un anziano residente nelle vicinanze, col quale il titolare dell’esercizio aveva in corso una causa giudiziaria per questioni commerciali sfociata in denunce reciproche.

Il pensionato, perquisito nel cuore della stessa notte del rogo e messo alle strette dagli investigatori, che gli hanno contestato le incongruenze del suo racconto su come avesse trascorso la nottata, avrebbe ceduto dopo qualche ora di fronte alle evidenze probatorie raccolte dagli incaricati alle indagini. Il 68enne, incensurato, dovrà ora rispondere di incendio doloso, un reato per cui sono previsti fino a sette anni di reclusione, maggiorato dall’aggravante conseguente al pericolo causato per l’incolumità dei residenti al piano superiore della pizzeria (la camera da letto è proprio sopra il locale). Gli inquilini dell'appartamento sovrastante il locale, infatti, sono stati svegliati dai passanti che stavano assistendo all’inizio del rogo. 

Il pensionato ha cercato di giustificare il suo gesto definendosi distrutto psicologicamente per la perdita economica dovuta alla cessione dell’esercizio incendiato, di cui è stato proprietario fino al 2015, quando lo ha venduto all'attuale proprietario che, a suo dire, non avrebbe ottemperato ai patti di compravendita. Secondo le indagini, l'uomo avrebbe prelevato della benzina da un distributore, per poi versarla sulla pedana di legno antistante la pizzeria prima di darsi alla fuga. Un testimone, un ventenne forlivese che stava passando di fronte al locale in auto, ha riferito di avere notato una sagoma allontanarsi nel buio, descrivendone un'andatura da persona anziana. Indicazione confermata dalle immagini di videosorveglianza raccolte in zona, che hanno permesso di verificare l’arrivo dell’anziano e documentare la sua fuga.

Il fascicolo processuale è in carico al Pubblico Ministero Federica Messina, che ha disposto il dissequestro della ditta. La pizzeria potrà quindi essere riaperta una volta conclusi i lavori di ristrutturazione.

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