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Cronaca Forlimpopoli / Viale G. Matteotti, 54

Studente dell'Artusi in finale per il titolo di "Miglior Sommelier Junior"

Tra i venti alunni più meritevoli individuati sul territorio nazionale, che martedì si sfideranno a Bologna nell’arena di Fico Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo, c’è anche Luca Balzani

Giovani sommelier crescono: anche quest’anno trepidante è l’attesa per la finale del Concorso Nazionale “Miglior Sommelier Junior” organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier e giunto alla sua trentesima edizione. Una selezione durissima, con oltre 500 candidati provenienti dai diversi istituti alberghieri italiani, ha candidato alla fase finale del concorso venti giovani allievi suddivisi in due categorie, una riservata agli studenti del terzo anno e una dedicata agli iscritti dell’ultimo biennio, il quarto e quinto anno. Tra i venti alunni più meritevoli individuati sul territorio nazionale, che martedì si sfideranno a Bologna nell’arena di Fico Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo, c’è anche Luca Balzani, classe 4^E dell’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Forlimpopoli accompagnato dal proprio insegnante, Stefano Buda. Al pari degli altri suoi contendenti, anche Luca si presenta alla finale forte di un’ottima preparazione, sia sulla produzione vitivinicola italiana sia nelle tecniche di servizio, frutto dell’impegno che i docenti hanno loro dedicato nei mesi precedenti il concorso, ritagliando ampi spazi di approfondimento e di verifica.

“Non si tratta soltanto di premiare i più bravi - dichiara Giorgio Brunet, dirigente scolastico dell’Istituto forlimpopolese -, ma di valorizzare l’impegno e la passione di docenti e studenti di un intero indirizzo di studi, quello alberghiero dal quale provengono i futuri professionisti del mondo dell’ospitalità”. Obiettivo dell’Associazione Italiana Sommelier è appunto quello di coinvolgere sempre di più gli istituti alberghieri italiani con il desiderio di innalzare ulteriormente il livello di preparazione e le competenze degli sfidanti. Ma non chiamateli junior, perché ad attendere i venti finalisti è un percorso ad ostacoli da navigati e maturi sommelier, fatto di prove preselettive, test scritti, una prova orale e tanta pratica. E poi tecniche di servizio, cocktail, distillati e vini speciali, viticoltura, enologia, enografia nazionale, degustazione e abbinamento cibo-vino secondo il metodo Ais e, infine, la finale alla presenza del pubblico, che metterà a dura prova la tenuta nervosa ed emotiva dei finalisti. Saranno queste le prove che i ragazzi dovranno sostenere per aggiudicarsi un titolo molto prestigioso che premia la prossima generazione dei professionisti del vino, i futuri ambasciatori nel mondo delle bollicine made in Italy. Ai primi classificati di ciascuna categoria verrà assegnata una borsa di studio per partecipare all’intero corso di formazione professionale Ais, mentre ai secondi classificati una borsa per partecipare ai primi due livelli del corso, e infine ai terzi andrà una borsa di studio per iscriversi al primo. Il non facile compito di giudicare i migliori provetti sommelier sarà affidato ad una giuria di esperti tra cui il responsabile concorsi dell’Ais, Cristiano Cini, il presidente nazionale Ais, un sommelier professionista vincitore di concorso e un giornalista di enogastronomia assieme ad un rappresentante dell’azienda ospitante.

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