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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Anche Forlì celebra la "Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato"

Papa Bergoglio ne ha annunciato l’istituzione con una lettera inviata l’8 agosto scorso al cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nonché al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

“Un umano rinnovato, per abitare la terra”. È il tema scelto dalla Chiesa italiana per la 10ª Giornata per la custodia del creato in programma martedì. L’iniziativa assume un significato ancora maggiore alla luce della recente enciclica di Papa Francesco “Laudato si” e della sua decisione di indire una giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, che la Diocesi di Forlì-Bertinoro celebrerà lunedì 14 settembre, alle 20.45, con una veglia in programma presso l'altare della Madonna del Fuoco in Cattedrale.

Bergoglio ne ha annunciato l’istituzione con una lettera inviata l’8 agosto scorso al cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nonché al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Il Papa ha scelto il primo di settembre sulla falsariga di quanto avviene da tempo nella Chiesa Ortodossa. Francesco parla di “passione per la cura del Creato”, alimentata dal “ricco patrimonio spirituale” cristiano. “In quest’ottica – sottolinea il Pontefice – la Giornata diventa, per i credenti e le comunità, “una preziosa opportunità” per rinnovare la propria vocazione di “custodi del Creato”, per ringraziare Dio per la sua “opera meravigliosa” affidata all’uomo e, soprattutto, per invocare “la sua misericordia per i peccati commessi contro il mondo in cui viviamo”.

“Il messaggio papale in occasione della 10° giornata mondiale per la custodia del creato – precisa l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, diretto da don Franco Appi - richiama in primo luogo l'esigenza di ripensamento dei nostri stili di vita richiamando tutti ad una conversione ecologica”. Occorre tornare ad apprendere cosa significhi sobrietà, ripensando anche i nostri stili alimentari, privilegiando, ad esempio, le produzioni locali e quelle che provengono da processi rispettosi della terra. Occorre poi che le Nazioni si assumano la “responsabilità di proteggere” ovvero intraprendano un’azione condivisa per contenere le emissioni che modificano il clima e riscaldano il pianeta.

È “urgente e impellente lo sviluppo di politiche” affinché “nei prossimi anni l’emissione di anidride carbonica e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente, ad esempio, sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile”. Papa Francesco si appella al Governo italiano affinché, in occasione della Conferenza delle Parti che si terrà a Parigi entro quest'anno, eserciti un forte impegno per un accordo di alto profilo, che garantisca un futuro sostenibile al clima planetario. Contribuire a tale impegno significherà anche per l’Italia rafforzare la sostenibilità dell’economia, privilegiando sempre più le energie rinnovabili e potenziando l’ecoefficienza, offrendo così anche nuove opportunità di lavoro. 

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