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Cronaca

Forlì capitale mondiale del cancro gastrico: due giorni con esperti da tutto il mondo

Si è svolta giovedì mattina la presentazione del convegno  "The new frontiers in Gastric Cancer diagnosis and treatment" che si terrà a Forlì dal 13 al 14 settmbre prossimi.

The new frontiers in Gastric Cancer diagnosis and treatment": questo il titolo del convegno che si terrà a Forlì dal 13 al 14 settembre prossimi. Settanta relatori, tra i maggiori esperti di cancro gastrico a livello internazionale e provenienti da 19 diversi paesi del mondo, 250 partecipanti e la presenza dei tre presidenti dell'Associazione Mondiale del cancro gastrico verranno a Forlì, per illustrare lo state dell'arte della prevenzione, ricerca, diagnosi e cura di questa patologia, che è la terza causa di morte al mondo.

Perchè la scelta di Forlì come sede di uno dei più importanti convegni al mondo nel settore? "Perchè l'ospedale di Forlì è da tempo impegnato nella lotta contro questo tumore a prognosi infausta, anche in virtù della elevata incidenzadello stesso nel territorio romagnolo - spiegano gli organizzatori Giorgio Ercolani, Luca Saragoni e Paolo Morgagni -. L'importante esperienza maturata sul   campo, oltre a connotare l'ospedale forlivese per la sua vocazione in ambito   oncologico gastro-enterologico, ha consentito al team multidisciplinare   dedicato di diventare leader e punto di riferimento sul tema a livello   mondiale. Al congresso verranno affrontati gli argomenti di maggiore   attualità riguardanti la diagnosi e il trattamento di questa malattia,alcuni dei quali sono oggetto di studi e collaborazioni internazionali, in   cui il team multidisciplinare dedicato dell'ospedale di Forlì risulta coinvolto attivamente.Dal confronto tra i vari esperti mondiali scaturiranno le future linee guida, ai fini di un appropriato inquadramento diagnostico ed approccio terapeutico".
 
"Ogni anno in Italia si diagnosticano 14 mila nuovi casi di tumore e 850 mila se ne registrano nel mondo.- spiega Luca Saragoni dell'Anatomia Patologica di Forlì -. La Romagna, invece, registra l'incidenza più elevata di casi con 29,2 nuovi casi di uomini su 100 mila abitanti e 14,9 casi di donne. Grazie però al team mutlidisciplinare, che si è creato negli anni nell'ospedale forlivese, Forlì ha potuto registrare il più alto tasso di diagnosi precoci dell'Occidente, il 36% di tutti i tumori trattati, cone le migliori sopravvivenze, superiori al 90% a 10 anni. Risultati importanti, se si tiene conto che la mortalità è elevata e che la sopravvivenza globale media è del 32%". "Gli studi effettuati  dimostrano la forte componente ambientale di questi tumori - prosegue Ercolani, primario della Chirurgia e Terapie Oncologiche di Forlì e professore ordinario  all'Università di Bologna -. La stessa popolazione, che si sposta da una zona a bassa incidenza ad una ad alta incidenza, è soggetta ad una maggiore insorgenza del tumore. per questa patologia è fondamentale la diagnosi precoce, così ben realizzata nella realtà forlivese e replicabile in altre realtà, ma anche la collaborazione dei medici di famiglia, fondamentali per l'individuazione della patologia nei loro pazienti".

"I fattori ormai rilevati me incidenti nell'insorgenza del tumore - prosegue Saragoni - sono la dieta ricca di carne rossa, conservata e alla brace, fumo, alcol,  ma anche la componente genetica e l'uso massiccio di inibitori di pompa protonica". "Migliorando gli stili di vita e la dieta - aggiunde il dottor Morgagni, della chirurgia generale - sono diminuiti i tumori legati a questo fattore ed oggi rileviamo una maggiore incidenza di quelli con una componente genetica. Negli anni Ottanta e Novanta, lo dimostrano le statistiche da noi effettuate e riportate nei pannelli della mostra che potrete ammirare in piazza Saffi a Forlì, dal 10 al 15 settembre, le zone rurali del forlivese e di tutte le colline romagnole e toscane presnetavano un'altissima incidenza di tumori allo stomaco.Diminuendo il consumo di carne alla brace, insaccati, prodotti affumicati e carbonizzati, sono diminuiti i casi di tumore. Nel periodo tra il 2005 e il 2010, l'incidenza tra i giovani dell'area forlivese -cesenate è diminuita del 50%"
 
"La cosiddetta epidemia di cancro gastrico nella provincia di Forlì - Cesena - conclude Saragoni - è virtualmente finita, grazie all'importante lavoro clinico e scientifico del gruppo di medici e infermieri che se en sono occupati. Ora il rischio di ammalarsi si è ridotto ed è lo stesso delle altre parti della Romagna. L'ospedale di Forlì nel 1998 ha contribuito, con i suoi professionisti, alla Fondazione del Gruppo Italiano di ricerca sul cancro gastrico, partecipando a convegni internaizonali e mondiali con le proprie ricerche. Ora finalmente, porta a Forlì, centro di eccellenza nella cura di questa patologia,  il gotha dei massimi esperti mondiali nel settore".

La mostra

Nel mese di settembre, in occasione del Congresso internazionale organizzato a Forlì sulle nuove frontiere nel trattamento del cancro gastrico (13-14 settembre), sarà aperta al pubblico, in Piazza Saffi 52, nei locali della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, una mostra indirizzata ai cittadini. La mostra sarà aperta da lunedi 10 a sabato 15 settembre, dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 e in tutte le  serate di mercoledì, giovedi e venerdì, dalle 20.30 alle 22.30. L’obiettivo è di mostrare come l’ospedale abbia saputo adeguarsi ai tempi, migliorando progressivamente i propri standard di qualità. Tutti i reparti coinvolti nel trattamento di questa neoplasia presenteranno i progressi degli ultimi quarant' anni sotto forma di poster.

Mostreremo inoltre come l’esperienza del singolo paziente viene osservata e confrontata, dal punto di vista scientifico, per essere poi utilizzata in altri casi. Negli orari pomeridiani sarà possibile visitare anche un Laboratorio chirurgico – didattico, in collaborazione con gli Infermieri della sala operatoria dell'ospedale GB Morgagni-Pierantoni, vedere di persona gli strumenti utilizzati quotidianamente e comprendere, in termini sem p lici, il trattamento chirurgico, la ricostruzione del tratto intestinale e le procedure di sicurezza.

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