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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Un parco intitolato a don Arturo Femicelli

La cerimonia ufficiale di scoprimento della tabella d’intestazione del parco comunale “Don Arturo Femicelli”, che unisce via Ghinassi con via Reali, è programmata per sabato mattina alle 11.30

Dal corposo elenco di iniziative predisposte dall’associazione culturale “Amici di don Arturo Femicelli” nel decennale della morte del valente ministro di Cristo, educatore, musicista e pittore di successo, spicca anche l’intitolazione di un’area verde. La cerimonia ufficiale di scoprimento della tabella d’intestazione del parco comunale “Don Arturo Femicelli”, che unisce via Ghinassi con via Reali, è programmata per sabato mattina alle 11.30, alla presenza del vice sindaco Giancarlo Biserna.

L’area è ubicata nella zona pedemontana della città fra le vie Ghinassi e Reali, all’altezza di via Ca Rossa e viale Risorgimento, a poca distanza da Santa Caterina da Siena, la parrocchia che don Arturo fondò nel 1978 riattando un ex poltronificio rilevato ad un’asta fallimentare, e diresse fino alla morte, occorsa il 4 ottobre 2002. In occasione dell’intitolazione sarà attivato anche un servizio filatelico temporaneo, con annullo speciale commemorativo accordato dalla direzione centrale delle Poste Italiane.

Intanto, prosegue “L’occhio desidera grazie e bellezza”, la mostra antologica dei dipinti di don Femicelli, allestita in corso Garibaldi, 37, al piano terra del Palazzo del “Monte di Pietà”, sede della Fondazione Carisp. Inaugurata il 22 settembre scorso e aperta sino al 14 ottobre, ha incassato 250 visitatori solo nei primi due giorni di esposizione. Dal registro spiccano le firme eccellenti del vescovo monsignor Lino Pizzi, del prefetto Angelo Trovato, degli assessori comunali Patrick Leech e Gabriella Tronconi, del coordinatore delle mostre al San Domenico Gianfranco Brunelli, del sindaco di Dovadola Gabriele Zelli e dei pittori Angelo Ranzi, Arrigo Casamurata e Roberto Casadio. Pier Claudio Pantieri ha lasciato scritto: “Al poeta dell’immagine, d’amore e di fede”.

“Dipingeva belle cose – dichiara Attilio Gardini, presidente dell’associazione che dal 2003 ne perpetua la memoria – e lo testimonia la buona quotazione raggiunta da alcune sue opere”. Non si conosce ancora l’entità complessiva del suo sforzo pittorico: è invece appurato che si dedicò alla tavolozza con intensità e passione, ritraendo paesaggi e natura e indulgendo solo in ultimo nella tematica sacra. Ritornando alla liste dagli eventi per il decennale, domenica 30 settembre, alle 16.30, presso la Fondazione Carisp, è in programma uno spettacolo di Canti e letture, con la partecipazione del Coro parrocchiale Santa Caterina. Giovedì 4 ottobre, alle 18, nell’anniversario esatto della sua morte terrena, a Santa Caterina verrà celebrata la santa messa, presieduta dal parroco don Stefano Pascucci.

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