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Cronaca Via Eugenio Valzania

Scritte contro le forze dell'ordine: aumentano i muri vandalizzati in città

Movimento Idea Sociale, sezione Forlì Centro, condanna gli episodi di vandalismo, evidenziando che "definire indecenti quanto incivilie le scritte comparse è poco".

Scritte ingiuriose contro le forze dell'ordine. Cresce a Forlì il numero dei muri imbrattati. Piazzetta S. Biagio, P.zza del Carmine
Parcheggio, ma anche le vie Bentivoglio, dei Filergiti, Felice Orsini, Fiorini, Giovine Italia, Leone Cobelli, Bufalini, Pedrino, Pelacano e Valzania presentano insulti contro Polizia e Carabinieri, ma anche contro la chiesa o che inneggiano alle occupazioni. Movimento Idea Sociale, sezione Forlì Centro, condanna gli episodi di vandalismo, evidenziando che "definire indecenti quanto incivilie le scritte comparse è poco".

"Vorremmo credere che si tratti di una sparuta minoranza di vandali, in realtà però temiamo che questi atti abbiano trovato il consenso di una parte, grande o piccola che sia, di un mondo che ama definirsi antifascista - aggiungono da Movimento Idea Sociale -. Tutto ciò poiché dalla comparsa di quelle scritte ignobili solo il silenzio è seguito. Quello che vorremo proporre allora è una riflessione, sia alla cittadinanza tutta che alle restanti forze politiche, finalizzata alla sensibilizzazione verso il senso del rispetto, nei confronti delle idee altrui, delle istituzioni e non per ultimo della nostra città".

"E' giusto che si rovini e deturpi un patrimonio che, in quanto pubblico, essendo di tutti, deve assolutamente stare a cuore di tutti? - si interrogano dal Movimento -. E’ civile, è democratico insultare le istituzioni (polizia, carabinieri, stato) e manifestare le proprie idee rovinando la casa di tutti, ed è normale che questi tutti (la maggior parte onesti contribuenti che pagano le tasse per il decoro e la pulizia della loro città e del suo centro storico) non si lamentino? Secondo noi no".

"A meno che questi nostalgici di quel “sol dell’avvenire” non vogliano così dimostrare la forza dei propri temi. Invitiamo invece con serenità, forti della nostra dignità e del nostro radicato senso di appartenenza ad una comunità, questi mai rassegnati e sempre fedeli militanti di un anacronistico antifascismo in servizio permanente effettivo a prendere posizione contro costoro, che amano poco Forlì - aggiungono -. Altrimenti si rischia di dar ragione a chi ancora continua a dimostrare di non possedere il “senso democratico” che, specie nella lotta politica, si traduce essenzialmente in due cose: il considerare l’altro come avversario con cui confrontarsi e non come nemico da abbattere; accettarne quindi le differenze e rispettarne le idee".

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