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Cronaca Centro Storico / Viale Livio Salinatore

Il purgatorio in carcere non è servito: pusher torna in manette

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Forlì, guidati dal tenente Cristiano Marella, hanno arrestato un pusher bolognese di 32 anni. L'individuo era già finito in carcere nell'estate del 2010 sempre per spaccio

La vita del carcere l’aveva conosciuta il 10 giugno dello scorso anno dopo esser stato trovato con 9 grammi di eroina del tipo “brown sugar”. Trascorsi quattro mesi dietro le sbarre, era tornato in libertà con l’obbligo di firma. Ma allo stesso tempo ha continuato nella sua attività di pusher. E i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Forlì lunedì sera l’hanno nuovamente arrestato. Protagonista della vicenda Jacopo Boe, 32enne bolognese.

Torna in carcere il pusher di eroina

L’APPARENZA INGANNA - Il giovane, a Forlì senza fissa dimora, anche lunedì si era presentato puntualmente come ogni giorno alle 17.30 al comando di corso Mazzini per mettere la firma. I militari hanno deciso di controllarlo, seguendone i movimenti. Il giovane è stato visto prima bazzicare in centro nei posti frequentati dai consumatori di droga. Alcune ore più tardi è stato visto salire in sella ad uno scooter condotto da un tossicodipendente, che l’ha portato dopo vari giri in viale Salinatore.

SPUNTA L’EROINA - Qui è stato bloccato da un carabiniere in borghese per controllarlo. Boe si è opposto con attiva resistenza, spintonando il militare e cercando di lanciare qualcosa. Si trattava di 5 grammi di eroina “brown sugar” polverosa e in sassi. Dopo la colluttazione, gli uomini dell’Arma hanno fatto una perquisizione nell’appartamento del 32enne, trovando nella sua camera sei involucri di cocaina “bombati” di carta per un totale di 4 grammi.

IL RITORNO ALLA ROCCA - Gli accertamenti al telefonino del pusher ha portato ad una lunga lista di clienti. Secondo gli inquirenti era tra gli spacciatori più attivi di Forlì. L’arresto è stato convalidato: alla Rocca ci è tornato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale continuata, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e spaccio continuato. L’operazione dei militari guidati dal tenente Cristiano Marella è stata seguita dal pubblico ministero Vincenzo Bartolozzi.

IL TOSSICODIPENDENTE – Al vaglio anche la posizione del tossicodipendente che aveva offerto il passaggio al 32enne. Sembra che il giovane facesse da “taxista” al pusher dietro il compenso di una dose di eroina. L’individuo è catalogato nella lista dei “clienti” di Boe.

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