Palpeggiata al seno nel camerino di un centro commerciale: paura per una forlivese

Palpeggiata mentre stava provando alcuni capi d'abbigliamento in un camerino. E' quanto accaduto ad una forlivese in un centro commerciale del Faentino. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Faenza, al termine di un'attività investigativa, hanno individuato e denunciato il responsabile: si tratta di un 48enne lughese, già noto alle forze del'ordine per precedenti specifici e che, da ulteriori approfondimenti effettuati dagli investigatori, è risultato essere in cura al centro psichiatrico. Secondo quanto denunciato, la donna si trovava all’interno del camerino di un negozio di abbigliamento, intenta a provarsi alcuni capi, quando è entrato improvvisamente un uomo che le ha messo la mano sul seno, palpandola ripetutamente. Dopodiché si era allontanato. La donna, sconvolta per l’accaduto, ha chiamato subito un familiare che si trovava nei pressi il quale, ha informato un addetto della security.

Quest'ultimo, acquisita la descrizione dell’uomo, si è subito messo alla ricerca del malfattore. Nel frattempo mentre la donna si trovava ancora nel camerino, ha ricevuto un’altra “visita” da parte del malintenzionato il quale ha ripetuto lo stesso gesto, uscendo repentinamente dal locale.  La donna, sempre più spaventata, è riuscita a reagire urlando, attirando così l’attenzione dei presenti. Poco dopo è stato rintracciato da un addetto alla vigilanza, il quale lo ha redarguito, invitandolo ad uscire dal centro commerciale.  La Polizia di Faenza ha avviato una immediata attività d’indagine, sentendo tutte le persone in qualche modo coinvolte nella vicenda e acquisendo subito le immagini di videosorveglianza del centro commerciale e del locale visitato dall’uomo. L’ attività investigativa ha permesso di individuare il responsabile della violenza.

Nel corso degli accertamenti è emerso anche che in passato un uomo, compatibile alla descrizione del soggetto, era stato segnalato ed allontanato dal medesimo centro commerciale per atteggiamenti molesti, fatti o accertati mediante una individuazione fotografica. L’attività investigativa della Polizia, supportata da comparazioni fisiognomiche ed individuazioni fotografiche, ha quindi permesso una individuazione certa del responsabile del grave atto di violenza sessuale, denunciandolo alla magistratura.