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Cronaca

Forze Armate, il centro Annalena Tonelli: "Ridisegnare il loro ruolo"

"Essere contro la Festa delle Forze Armate non significa essere contro coloro che operano all'interno dei corpi militari. Piuttosto significa capire che il ruolo che queste ricoprono dovrebbe essere completamente ridisegnato e ripensato". 

Essere contro la Festa delle Forze Armate non significa essere contro coloro che operano all'interno dei corpi militari. Piuttosto significa capire che il ruolo che queste ricoprono dovrebbe essere completamente ridisegnato e ripensato. 

Le FF. AA. hanno l'obiettivo di svolgere attività militari e di guerra dove il fine ultimo è uccidere il nemico. La guerra e l'idea del nemico non hanno MAI  portato a risoluzioni, piuttosto hanno amplificato i problemi (vedi i recenti avvenimenti in Iran, Iraq, Afghanistan, Yemen, Siria etc). Infatti i principali obiettivi militari oggi sono civili, ospedali e luoghi affollati. Tutto ciò  provoca morte e distruzione nonché strascichi di odio che durano generazioni (vedi vicende dell'ex Jugoslavia o di Timor est).

Nell'impossibilità odierna di evitare il ricorso alle armi, gli interventi militari dovrebbero essere sempre coordinati da ONU o UE ed essere “chirurgici”, cioè limitati nel tempo, selettivi, precisi con armi idonee all'intervento “chirurgico” e non con strumenti di distruzione di massa o volti a causare la maggiore sofferenza possibile (vedi mine antiuomo).

Da anni,  in Italia e nel Parlamento Europeo  giacciono proposte di legge e autorevoli studi di fattibilità che mostrano come sia possibile attuare strumenti e metodologie per gestire e trasformare i conflitti. Per esempio, i Corpi Civili di Pace Europei da utilizzare come veri strumenti di pace nella crisi umanitaria o nei conflitti dove i diritti umani sono calpestati . 

Smettiamo di produrre armi e soprattutto di venderle come se fossero una “merce” qualsiasi, abbiamo una legge importante (Legge nr. 185/90) che lentamente in questi ultimi anni è stata smontata in nome degli affari, del lavoro, ma in realtà solo dei soldi,  vendendo armi ai peggiori regimi del pianeta. 

Per questo occorre utilizzare la festa delle FF.AA. per ragionare su come superarle e non rimanere affascianti da una retorica militare ottocentesca e superata dalla brutalità, dalla crudeltà e dalle violenze delle guerre moderne.

Il Centro per la Pace “Annalena Tonelli”
Michele Di Domenico

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