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Cronaca

Gender e l'identità di genere: contestato il leader del Family Day

Promosso da Centro Tabor diocesano, Associazione Gruppo Preghiera di Montepaolo e Circolo La Croce, l’intervento del medico bresciano è stato preceduto da contestazioni

Sala Icaro gremita, lunedì sera, per l’incontro pubblico con il dottor Massimo Gandolfini, neurochirurgo e presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”, che ha relazionato sul tema “Educazione al rispetto della differenza di genere, qual è il compito della scuola oggi?”. Promosso da Centro Tabor diocesano, Associazione Gruppo Preghiera di Montepaolo e Circolo La Croce, l’intervento del medico bresciano è stato preceduto da contestazioni con cartelli, striscioni e slogan da parte di una trentina di manifestanti (fra cui l’assessore comunale Elisa Giovannetti), guardati a vista da numerosi agenti di Polizia allineati sulla scalinata di accesso all’ex Convitto Aeronautico. Fra i cartelli dei contestatori, appartenenti ad una ventina di sigle della sinistra e del mondo Lgbt che alla vigilia avevano chiesto con una lettera inviata al Comune, di “non concedere una sala pubblica per un ciclo di incontri che parla di sessualità dal punto di vista dei tradizionalisti”, spiccavano quelli che esprimevano “Un secco no alla discriminazione”, oppure “Non ci avrete mai come ci volete voi” e infine “La famiglia naturale non esiste”. Alcuni antagonisti poco prima dell’incontro sono entrati in sala, disponendosi sulla balconata superiore in ascolto di Gandolfini.

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