rotate-mobile
Cronaca Predappio

Frassineti sanzionato per l'ebbrezza: è caso politico. La replica: “Solo letame”

Per il sindaco di Predappio “è una partenza della campagna elettorale nel peggiore dei modi, quella fatta col letame”.

Sanzionato per guida in stato d'ebbrezza: è quanto capitato al sindaco di Predappio Giorgio Frassineti, la notte dello scorso 23 novembre. Frassineti, intorno alle 3.15 è stato sottoposto a controllo con l'etilometro, riportando un valore di 0.7 di alcolemia, vale a dire superiore allo 0.5 previsto come soglia di legge, ma inferiore allo 0.8 grammi/litro, la soglia in cui è prevista anche la denuncia penale.  Il controllo ad opera dei carabinieri di Forlì è avvenuto lungo la strada per Predappio, mentre Frassineti si trovava al volante dell'auto del Comune di Predappio.

A rendere pubblica la vicenda, con tanto di copia del verbale alla mano, è Davide Minutillo, Capogruppo di Fratelli d'Italia al Comune di Forlì e consigliere dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese. Fratelli d'Italia ne fa quindi un caso politico, tanto da chiedere le dimissioni da tutti gli incarichi di Frassineti: “Siamo veramente senza parole davanti a questo sfregio della cosa pubblica, è una vergogna che un presidente dell’Unione dei Comuni nonché un sindaco di un comune importante come quello di Predappio, venga pescato nel cuore della notte a Forlì in stato di ubriachezza mentre si trovava alla guida di un veicolo di proprietà della pubblica amministrazione e quindi a spese dei cittadini. Non possiamo tollerare un comportamento simile da parte di chi dovrebbe dare il buon esempio ma soprattutto da parte di chi li dovrebbe rappresentare”.

Una cannonata politica, che dà inizio alla campagna elettorale, a cui però Frassineti risponde a stretto giro: “I carabinieri hanno fatto benissimo a multarmi se ero fuori dai limiti. Ma è una multa, una normale sanzione amministrativa, se facciamo politica con le multe, che modo schifoso di fare politica è? Cosa chiederà Fratelli d'Italia se una volta mi prenderanno 10 chilometri sopra il limite di velocità?”. E continua Frassineti: “Non ero ubriaco. Quella sera sono uscito a cena con mia moglie e ho bevuto un bicchiere di vino forse di troppo”. Frassineti, invece, attacca sull'ipocrisia “di un falso moralismo su qualcosa che può succedere a tutti, prendersi una multa, può succedere anche agli esponenti di Fratelli d'Italia”. Per il sindaco di Predappio “è una partenza della campagna elettorale nel peggiore dei modi, quella fatta col letame”.

Attacca inoltre Minutillo: “In ogni caso come Fratelli d’Italia abbiamo presentato quest’oggi un question time urgente in consiglio dell’Unione ed un esposto alla Procura della Repubblica perché questo atteggiamento vergognoso, peraltro a spese ed a scapito dei cittadini, non può essere tollerato”. E sul supposto uso improprio dell'auto comunale Frassineti respinge al mittente ogni accusa: “Ho usato l'auto del Comune a soli fini istituzionali, per recarmi in Prefettura fino alle 19, testimoni ne sono il prefetto e numerosi dirigenti della Prefettura presenti in quel momento”. Poi Frassineti si è recato ad Adria nell'ambito di un gemellaggio. “Ci sono andato con mia moglie, ha guidato lei all'andata e al ritorno e abbiamo utilizzato l'auto di mia moglie, pur potendo utilizzare quella del Comune in quanto il fine era istituzionale. Ci siamo fermati a cena lì e poi al ritorno ho ripreso a Forlì l'auto del Comune, che avevo lasciato da mia moglie, per raggiungere Predappio. Sono tutti spostamenti documentabili e visibili a tutti”. A Frassineti è stata poi ritirata la patente per tre mesi.

Col clamore suscitato da questa vicenda, intanto, l'ambiente politico forlivese solleva il quesito di come possa essere uscito dal comando dei carabinieri un verbale nella sua interezza, per finire in mano ad un partito politico.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Frassineti sanzionato per l'ebbrezza: è caso politico. La replica: “Solo letame”

ForlìToday è in caricamento