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Cronaca

Il suo incidente fu al centro del Grande Fratello Vip, ora il fratello di Maria Teresa Ruta è accusato di calunnia

L'incidente piombò su una delle trasmissioni tv che più fanno parlare dei vip: proprio in quelle settimane, infatti, la presentatrice Maria Teresa Ruta si stava preparando a partecipare al “Grande Fratello Vip”

Si ribalta la vicenda giudiziaria che vede protagonista Stefano Ruta, riminese di 53 anni - fratello della nota presentatrice tv Maria Teresa Ruta - coinvolto in un grave incidente in bici sulle prime colline di Forlì nel 2020. La Procura di Rimini (pm Giulia Bradanini), infatti, ha deciso di indagarlo per calunnia e di chiederne il rinvio a giudizio. L'udienza è stata fissata dal gip del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini per il prossimo mese di ottobre. Per l'ipotesi accusatoria Ruta avrebbe accusato il conducente dell'auto che l'ha colpito "con formale denuncia, del delitto di lesioni personali stradali ai suoi danni, pur sapendolo innocente". La calunnia è, di fatti, proprio il reato di chi incolpa qualcuno di un reato, pur sapendolo innocente.

A denunciarlo è stato proprio l'uomo che guidava la macchina che ferì Ruta, un 86enne di Predappio, una volta discolpatosi dalle accuse di lesioni personali (difeso dall'avvocato Max Starni del Foro di Forlì). L'anziano in particolare avrebbe agito legalmente dopo essere stato additato, a suo dire ingiustamente, anche nei salotti televisivi, come un investitore di ciclisti  – per esempio a Domenica Live, condotto da Barbara d'Urso. La nuova vicenda giudiziaria è stata radicata al Tribunale di Rimini, dove cioè Ruta a suo tempo aveva proposto la sua querela all'anziano automobilista.

La vicenda è nota e se ne occuparono le cronache, non solo rosa, della fine dell'estate del 2020. Stefano Ruta, una grande passione per le due ruote, si recò a Forlì il 26 agosto 2020 per partecipare ad una competizione amatoriale, il “6° gran premio Krifi Caffè”, sulle colline di Vecchiazzano. Qui rimase coinvolto in un brutto incidente, per l'esattezza all'incrocio tra via Veclezio e via Mangella. A colpirlo era stata l'auto condotta dall'anziano. Stefano Ruta riportò la frattura di 9 costole, 4 vertebre lombari, 2 vertebre cervicali e si ritrovò con un polmone perforato. Un quadro clinico complesso. Per alcuni giorni era stato anche in coma farmacologico all'ospedale di Cesena.

L'incidente piombò su una delle trasmissioni tv che più fanno parlare dei vip: proprio in quelle settimane, infatti, la presentatrice Maria Teresa Ruta si stava preparando a partecipare al “Grande Fratello Vip” e alla notizia delle gravi condizioni del fratello Stefano si precipitò a Cesena per assisterlo, meditando anche di rinunciare alla trasmissione di Canale 5. Fu lo stesso Stefano, una volta tornato cosciente, a spingere la sorella ad entrare nella “casa più spiata d'Italia”. Fu in quell'occasione che Maria Teresa Ruta spiegò in alcune interviste il legame col fratello, a cui è molto legata nonostante la differenza di età di 9 anni li abbia portati a condividere poco della loro infanzia. E proprio al “Grande Fratello Vip”, con un videomessaggio, Stefano Ruta annunciò alla sorella il miglioramento delle sue condizioni, facendola sciogliere in lacrime. 

Sembrava quindi tutto terminato con un lieto fine, ma le carte dei tribunali procedono più lente rispetto alle storie dei vip in tv. L’anziano investitore, infatti, subì un processo sulla scorta della querela del fratello di Maria Teresa Ruta, ma lo scorso autunno è stato scagionato dalle accuse di lesioni stradali colpose al Tribunale di Forlì, dal giudice Giorgio Di Giorgio, che aveva archiviato il caso come  richiesto dalla pm Sara Posa.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Stradale e dalla Procura di Forlì, infatti, Stefano Ruta – che si era attardato per un problema dello scarpino al pedale - si sarebbe trovato dietro la vettura che indicava la fine della gara ciclistica, per cui in quel momento sarebbe stato un utente della strada come gli altri e alla sua immissione in via Veclezio avrebbe dovuto dare la precedenza alla macchina che percorreva la strada principale, percorsa a sua volta lecitamente dall'86enne in quanto l'ordinanza del Comune di Forlì avrebbe consentito la circolazione del normale traffico viario  dopo il transito della vettura del 'fine gara'. Per questo Stefano Ruta era stato anche sanzionato per la mancata precedenza. Ed ora l'automobilista di Predappio, vinta la sua causa in tribunale, è passato al contrattacco per quelle accuse che gli furono mosse a suo dire in modo ingiusto.

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