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Cronaca

L'ultimo saluto a Marco: "Aveva un cuore puro. Per gli amici smontava il fuoco"

La chiesa di Santa Maria Lauretana ha dato l'ultimo saluto al 27enne: tantissime persone non hanno fatto mancare il loro affetto ai familiari

“Marco aveva un cuore puro, semplice e senza pieghe. Il suo sorriso era un'accoglienza, come un abbraccio. Aveva l'anima dolce e si donava agli amici”. Don Luigi Casamenti, in un passaggio dell'omelia, ha ricordato così Marco Tentoni, il giovane spentosi nella nottata tra sabato e domenica. La chiesa di Santa Maria Lauretana ha dato l'ultimo saluto al 27enne: tantissime persone non hanno fatto mancare il loro affetto a mamma Paola, papà Francesco e al fratello Riccardo.

“E' un momento di grande dolore - ha esordito don Luigi -. Se abbiamo uno sguardo limitato della vita percepiamo questo come l'interruzione di un sentiero. Si ha la percezione di un compimento interrotto. Ma è più visibile quello che ha dato. Marco aveva un cuore puro, senza pieghe. Era semplice. E ha cercato di vivere quella purezza. Viveva la gioia nel donare sé stesso nell'amicizia. Quando c'era qualche difficoltà la combatteva. Non si voltava”.

Il sacerdote ha più volte sottolineato come il 27enne “donava se stesso in un'amicizia fedele”; e, richiamandosi alle beatitudini evangeliche riportate nel vangelo di Matteo, ha ricordato come Marco sia stato “partecipe di una letizia del vivere”. Nell'omelia don Luigi ha rimarcato le attività svolte dal giovane con l'Azione Cattolica e il suo percorso cristiano fatto nella parrocchia di Santa Maria Lauretana: “Sapeva i 10 comandamenti a memoria e anche alcune preghiere in latino, imparate con la nonna”. 

Ma Marco “era un genio anche nel suo lavoro. Stava nella realtà, esprimendo quel talento che il Signore gli ha donato e che la morte non ha messo sotto terra. Si prendeva a cuore qualsiasi cosa e non lasciava nulla a metà. Si sentiva responsabile, andando sino in fondo”. Ha preso la parola anche mamma Paola: “Marco è stato un bambino desiderato, amato e cercato. Un bambino splendido, con una sensibilità enorme ed un'intelligenza fuori dal normale”.

Quando era piccolo, ha ricordato la madre, “se gli davi un pezzo di carta ed un paio di forbici ti creava un mondo. Era un ragazzo splendido, tutta la nostra gioia. E' cresciuto ed ha preso il volo”. Quindi ha ringraziato chi in questi giorni ha dato conforto alla famiglia: “Ci è arrivata un'ondata d'amore meravigliosa. Lui amava i suoi amici e smontava il fuoco per tutti. Come ha detto un suo amico, è una meteora nella nostra vita che si è bruciata e ha lasciato amore”. 

Nella nottata tra sabato e domenica, a pochi giorni dal Natale, il cuore di Marco si è improvvisamente spento: “Mi diceva che stava cambiando - ha confessato mamma Paola -. Forse aveva un sesto senso”. E quindi l'eredità ai giovani: “Non bruciate la vostra vita. Ricominciate a vedere tante cose. In questi due giorni la nebbia si è dissolta. E quando Marco era piccolo e gli chiedevo se era felice, lui rispondeva sorridendo: “C'è il sole”.  Ricominciate a vedere anche le cose semplici della vita”. 

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