rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Al duomo l'ultimo saluto a don Livio Lombardi: "un'autorità morale agli occhi dei forlivesi"

Nato a Predappio e ordinato sacerdote nel 1950, è stato cappellano in varie parrocchie dell'allora Diocesi di Forlì, fino a divenire curato della Cattedrale nel 1969

Cattedrale di Forlì gremita, giovedì pomeriggio, per le esequie solenni di monsignor Livio Lombardi. Il popolare sacerdote si è spento martedì scorso all’età di 86 anni, nella Casa Nazareth del Ronco, la struttura parrocchiale che lo aveva accolto ed accudito negli ultimi mesi. Il feretro è giunto sino al Duomo accompagnato da una processione di fedeli partita dalla camera ardente allestita nella Chiesina del Miracolo, in via Cobelli, dove si era ritirato nel 2011 l’indomani del suo avvicendamento con monsignor Quinto Fabbri alla guida della parrocchia.

La liturgia funebre è stata presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi, attorniato dai sacerdoti della Diocesi. Ai suoi ultimi giorni di vita, segnati dalla sofferenza provocata da un male repentino e implacabile, ha fatto cenno proprio il vescovo Pizzi durante l’omelia: “Don Livio ha già vissuto la sua Pasqua e ora gode della pace del Signore, venuto in mezzo a noi proprio per dare un significato alla vita e alla morte”.

I funerali di don Livio Lombardi

Sempre rimanendo sul tema pasquale, il pastore d’anime forlivese ha esaltato il don Livio ministro di Cristo: “In 64 anni di sacerdozio, provate ad immaginare quante eucaristie e memoriali della passione e morte di Gesù ha celebrato”. Gran parte di queste messe sono state dette proprio in Duomo: per decenni, la prima liturgia del giorno, quella delle 6.30, è stata la sua. Tutto questo fino al 24 dicembre, la vigilia di Natale, fino al giorno che gliel’hanno consentito le forze ormai intaccate dal male.

“Monsignor Lombardi – ha ricordato il vicario generale diocesano monsignor Dino Zattini prima della benedizione finale – è stato parroco del Duomo dal 1969 al 2011, un arco di tempo talmente ampio da renderlo una vera e propria autorità morale agli occhi dei forlivesi. Tutti i concittadini, soprattutto i residenti in centro, sono infatti passati da lui per informazioni, consigli, indicazioni di vita, o anche solo per avere qualcuno con cui parlare e riflettere”. Di umili origini, don Livio si è rivelato uomo di grande intelligenza e cultura. Per anni insegnante al Liceo Classico (fra gli alunni anche una giovanissima Annalena Tonelli), ha pure gestito con perizia l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero.

L’assessore Gabriella Tronconi a nome del Comune, il presidente della Società San Vincenzo De Paoli, Adriano Valzania e il nipote Pino hanno poi riferito concordi, che il popolare sacerdote è stato anche l’uomo del dialogo: “Era disponibile con tutti, giovani e anziani, credenti e agnostici, libero pensatore ben contento di dire la sua e sempre ricco di argomentazioni”. Al termine delle esequie, i resti mortali di monsignor Livio Lombardi sono stati condotti nella natia Fiumana di Predappio, per essere tumulati nella tomba di famiglia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al duomo l'ultimo saluto a don Livio Lombardi: "un'autorità morale agli occhi dei forlivesi"

ForlìToday è in caricamento