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Cronaca

Furti in casa, altre accuse al sindaco: "Lacrime di coccodrillo, non credibile"

Una piaga che - come certifica l’undicesimo numero del Diario della transizione del Censis - vede la provincia di Forlì-Cesena in cima alla classifica nazionale dei furti in casa: triplicati in dieci anni,  nel periodo 2004-2013, con un  +312,9%.

“Al ritmo di tre , quattro, furti e rapine al giorno , Forlì consolida sempre più il suo primato negativo nazionale. L'ultimo “colpo” nella zona industriale di San Giorgio, dove i ladri hanno preso di mira la sede della Sda express courier, in via Del Commercio, oggetti di valore e merce che ha preso il volo. Migliaia di euro di danni. Ma così non si può più andare avanti” commenta Filippo Lo Giudice, segretario Sicurezza civile del sindacato Ugl della provincia di Forlì-Cesena e Rimini, che lancia l'allarme sui furti in azienda e le razzie in appartamento.

Una piaga che - come certifica l’undicesimo numero del Diario della transizione del Censis - vede la provincia di Forlì-Cesena in cima alla classifica nazionale dei furti in casa: triplicati in dieci anni,  nel periodo 2004-2013, con un  +312,9%.

Secondo altre statistiche – il monitoraggio annuale che il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” ha dedicato nel novembre scorso alle denunce presentate agli organismi di sicurezza nel 2013 e trasmessi in banca dati al ministero dell’Interno –  la Provincia di Forlì-Cesena è 5^ assoluta in Italia per il numero di furti in casa con un aumento del 24,2% rispetto all’anno precedente e 655 casi per 100mila abitanti. Inoltre, stando ai dati elaborati nel progetto di ricerca del centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università di Trento per conto del ministero dell’Interno, la provincia di Forlì-Cesena si fregia di un altro primato negativo , quello dell’aumento ad un ritmo superiore a quello nazionale di furti e razzie in appartamento, con un incremento del 232% in 8 anni (dal 2004 al 2012).

“I ladri scelgono sempre di più le abitazioni private o le sedi di azienda sguarnite di sistemi di allarme perché oggi negozi, banche, uffici postali e strade commerciali sono maggiormente protette da telecamere e controlli.  Si svaligia sempre e comunque: di notte e di giorno, da soli o organizzati in bande, spesso sfidando gli ignari inquilini mentre si trovano in casa. Ma è ora di dire basta!”: aggiunge Filippo Lo Giudice che prende di mira il sindaco di Forlì Davide Drei che non più tardi di lunedì ha lanciato un pubblico appello chiedendo agli organi dello Stato e del Governo centrale di garantire il personale adeguato per le Forze dell’Ordine che presidiano la sicurezza anche nelle province invitando a legiferare verso una punibilità effettiva dei reati e nella certezza della pena.

“Tutte parole al vento – rimarca segretario Sicurezza civile del sindacato Ugl della provincia di Forlì-Cesena e Rimini, Lo Giudice - visto che la forza principale di governo è attualmente il Pd, il suo partito, che non soltanto non si attiva per fornire strumenti adeguati di contrasto alla criminalità alle forze dell'ordine e non si attiva per inasprire le pene contro  le quattro principali categorie dei cosiddetti reati cosiddetti predatori, cioè furti, rapine, borseggi e truffe  : anzi le depenalizza, ma soprattutto apre le porte all'immigrazione indiscriminata fornendo manodopera alla malavita.  E questa considerazione non deve essere presa per razzismo, ma per cruda verità, visto che sempre lo studio del Censis dimostra che emerge  una presenza consistente di stranieri sulla scena del crimine: nell’ultimo anno tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono stati il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112: +31,4% solo nell’ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493).

L'esponente del sindacato di centro-destra ha posto l’accento sulla necessità di “armonizzare le iniziative e le proposte politico-sindacali, mediante l'individuazione di un programma comune in materia di pubblica sicurezza e contenere l' allarme sociale che si va diffondendo a causa del moltiplicarsi di furti e rapine non soltanto ai danni di banche , imprese ed enti pubblici e private, ma anche ai danni di cittadini e famiglie che si vedono depredati dai loro averi a causa degli ormai insostenibili furti in abitazione” ed ha lanciato una precisa accusa al sindaco di Forlì.

“Alcuni mesi fa avviammo un confronto con le Autorità competenti per trovare soluzione adeguate alla pubblica sicurezza, come per esempio la sinergia fra forze dell'ordine pubbliche e private con l'utilizzo delle guardie giurate , ed un miglior impiego del personale di polizia, carabinieri, municipale, forestale e finanza per la copertura degli orari di lavoro in ufficio e in strada dove c'è più bisogno di personale in divisa e il potenziamenti dei presidi. Ma il sindaco Drei, dopo aver disertato un primo colloquio (affidato agli assessori  Zanetti e Montaguti) si è fatto addirittura negare , facendo cadere così nel vuoto le nostre proposte. Preso atto del suo comportamento, non possiamo ritenere credibile il suo appello in materia di ordine pubblico perché è tardivo e non sostenuto da atti concreti e desiderio di risolvere realmente il problema”: conclude il segretario Sicurezza civile del sindacato Ugl della provincia di Forlì-Cesena e Rimini, Filippo Lo Giudice.

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