rotate-mobile
Cronaca

Si celebra la Giornata mondiale contro il cancro: cresce l’indice di guaribilità generale

Nonostante la parola “tumore” faccia ancora paura, l’oncologia in Europa e in Italia ha fatto negli ultimi anni enormi passi da gigante

Sabato si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro: un’occasione per sensibilizzare le popolazioni riguardo l’importanza della prevenzione e per fare il punto della situazione della battaglia contro questa patologia. Nonostante la parola “tumore” faccia ancora paura, l’oncologia in Europa e in Italia ha fatto negli ultimi anni enormi passi da gigante, tanto che oramai sono sempre meno le neoplasie che possono essere identificate come “male incurabile”. Un dato su tutti è particolarmente eclatante: oggigiorno quasi il 40% dei casi potrebbe essere evitato seguendo semplicemente uno stile di vita sano, che comprenda un’alimentazione corretta, un’attività fisica regolare e soprattutto la limitazione, quando addirittura non la rinuncia, a vizi quali fumo e alcol.

"La mortalità per tumori sta diminuendo - afferma il professor Dino Amadori - sebbene esistano tipologie che, secondo me, continueranno a farci penare ancora per tanti anni. Tuttavia, anche in questo caso, si tratta di una malattia che si può ‘cronicizzare’”. I tassi di sopravvivenza sono in costante aumento per tutte le neoplasie maligne, senza eccezioni. A conferma di ciò, l’indice di guaribilità generale è passato dal 40% del 2000 al 61% dei giorni nostri, con picchi che arrivano a sino al 90% per cancro al seno e alla prostata. Nel quadro europeo, l’Italia rappresenta indubbiamente un’eccellenza: i tassi di sopravvivenza, pari al 32%, sono maggiori rispetto a nazioni come Francia (27%), Germania (31%), Spagna (27%) e Gran Bretagna (18%).

E’ da questo che si deduce che nel nostro paese la mortalità per tumori sta diminuendo: le statistiche, al netto di fattori di rischio quali l’aumento generale dell’età media della popolazione, raccontano di una diminuzione che oscilla tra l’1% e il 2%. “Sembrano cifre irrisorie - spiega Lauro Bucchi, epidemiologo al Registro Tumori dell’Irst Irccs - tuttavia la nostra esperienza insegna che quando una malattia come il cancro assume una tendenza, solitamente si tratta di trend che durano nel tempo. Se pensiamo quindi che questa flessione è iniziata in particolare nel 1989, grazie alla riduzione della mortalità per carcinoma polmonare negli uomini e alla mammella nelle donne, e che molto probabilmente continuerà negli anni prossimi venturi, capiamo quanto possa essere importante anche questo 1%”.

“Prendiamo ad esempio il tumore della mammella - prosegue Bucchi - attualmente la mortalità in Italia, come in quasi tutti i paesi occidentali, è tornata ai livelli degli anni ’50. Un dato impressionante se consideriamo che oggigiorno i fattori di rischio sono molto più numerosi rispetto ad una volta, e il fatto che la qualità di vita delle donne sia aumentata”. Un miglioramento della situazione che dipende principalmente da due grandi fattori: terapie e diagnosi precoce, che rimangono due eccellenze anche per quel che riguarda la nostra terra. “L’IRST è tra gli istituti incaricati di valutare l’andamento in Emilia Romagna dei tumori soggetti a screening di massa: carcinoma alla mammella, all’utero e al colon-retto. Solo oggi cominciamo ad avere dati sufficienti per poter affermare con certezza che in tutti e tre i casi il lavoro di prevenzione fatto da noi sta dando ottimi frutti. Nel caso del cancro all’utero i casi rispetto al 1997 si sono addirittura dimezzati. Anche per il tumore alla mammella possiamo confermare che i programmi di screening hanno funzionato benissimo; mentre per il colon-retto occorre un po’ più di tempo per un’analisi accurata, tuttavia le prime analisi sono sorprendenti”.

Ciò nonostante, affinché questa tendenza positiva possa continuare, occorre seguitare a sostenere la ricerca scientifica. “Il tasso di sopravvivenza è in aumento, ma si tratta di un trend destinato ad esaurirsi proseguendo col modello attuale di controllo del cancro. Affinché si continui in questa direzione la ricerca scientifica è fondamentale: solo con strumenti nuovi possiamo dar seguito a questa tendenza, e se possibile migliorare ancora il quadro”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si celebra la Giornata mondiale contro il cancro: cresce l’indice di guaribilità generale

ForlìToday è in caricamento