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Cronaca

Giornata mondiale dei poveri, celebrazioni religiose anche nella diocesi di Forlì

Il pontefice elenca molte forme di nuove schiavitù, a cui sono sottoposti milioni di uomini, donne, giovani e bambini: “Incontriamo ogni giorno famiglie costrette a lasciare la loro terra per cercare forme di sussistenza altrove"

Parteciperà anche la Diocesi di Forlì-Bertinoro alla 3° Giornata Mondiale dei Poveri, indetta da Papa Francesco in tutto il mondo cristiano per domenica 17 novembre. Il vescovo mons. Livio Corazza, alle 11 celebrerà la messa a San Paolo Apostolo, in via Pistocchi, assieme alla comunità parrocchiale e al gruppo di Sappada. “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”, recita il Salmo 9. “Al tempo in cui fu scritto – scrive Papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale - gente arrogante e senza alcun senso di Dio dava la caccia ai poveri, per impossessarsi perfino del poco che avevano e ridurli in schiavitù. Non è molto diverso oggi. La crisi economica non ha impedito a numerosi gruppi di persone un arricchimento che spesso appare tanto più anomalo, quanto più nelle strade delle nostre città tocchiamo con mano l’ingente numero di poveri a cui manca il necessario e che a volte sono vessati e sfruttati”

Il pontefice elenca molte forme di nuove schiavitù, a cui sono sottoposti milioni di uomini, donne, giovani e bambini: “Incontriamo ogni giorno famiglie costrette a lasciare la loro terra per cercare forme di sussistenza altrove; orfani che hanno perso i genitori o che sono stati violentemente separati da loro per un brutale sfruttamento; giovani alla ricerca di una realizzazione professionale ai quali viene impedito l’accesso al lavoro per politiche economiche miopi; vittime di tante forme di violenza, dalla prostituzione alla droga, e umiliate nel loro intimo. Come dimenticare, inoltre, i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l’uguaglianza?”. L’auspicio del papa è che l’impegno dei cristiani, in occasione della Giornata Mondiale e soprattutto nella vita ordinaria di ogni giorno, non consista solo in iniziative di assistenza che, pur lodevoli e necessarie, devono mirare ad accrescere in ognuno l’attenzione piena che è dovuta ad ogni persona che si trova nel disagio.

“È necessario un cambiamento di mentalità, per riscoprire l’essenziale e dare corpo e incisività all’annuncio del regno di Dio. A tanti volontari, ai quali va spesso il merito di aver intuito per primi l’importanza di questa attenzione ai poveri, chiedo di crescere nella loro dedizione. Cari fratelli e sorelle, vi esorto a cercare in ogni povero che incontrate ciò di cui ha veramente bisogno; a non fermarvi alla prima necessità materiale, ma a scoprire la bontà che si nasconde nel loro cuore, facendovi attenti alla loro cultura e ai loro modi di esprimersi, per poter iniziare un vero dialogo fraterno. Mettiamo da parte le divisioni che provengono da visioni ideologiche o politiche”. Anche il vescovo forlivese Livio sta manifestando a più riprese l’intenzione di far convergere l’attenzione dei fedeli sul tema della povertà educativa, al punto che tutte le parrocchie della Diocesi sono invitate a devolvere le offerte raccolte nell’arco di domenica 17 novembre, al Centro di Aiuto alla Vita di Forlì, gestito fino all’agosto scorso da Angela Fabbri. L’angelo della vita, che in 33 anni di servizio ha salvato dall’aborto almeno 300 bimbi, ha lasciato la direzione del Centro di Aiuto alla Vita e della Casa di Accoglienza “La Tenda” di via Lazzarini, ad una coppia di sposi della Comunità Papa Giovanni XXIII, Sergio Antonello ed Elena Pulitini. 

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