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Cronaca

Giornata Mondiale Senza Tabacco, uno studente della media 'Zangheri' vince il concorso col 'dislike' al fumo

L'Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 1988, ha infatti scelto questa data per celebrare la Giornata Mondiale Senza Tabacco, il cui scopo è quello di incoraggiare le persone a spegnere la sigaretta per almeno 24 ore

Il 31 maggio rappresenta una ricorrenza molto importante per la lotta contro il cancro: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 1988, ha infatti scelto questa data per celebrare la Giornata Mondiale Senza Tabacco, il cui scopo è quello di incoraggiare le persone a spegnere la sigaretta per almeno 24 ore. Il fumo risulta a tutt’oggi uno dei primi fattori di rischio per lo sviluppo di vari tipi di neoplasie, non solo quello al polmone ma anche quelle a carico di cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie. Un recente studio ha anche messo in evidenza la crescita dell’impatto del carcinoma polmonare nelle donne proprio come conseguenza dell’aumento dell’abitudine del fumo anche in questa fascia di popolazione, con la prima sigaretta che viene accesa dalle ragazzine a soli 12 anni.

Per questo motivo, come ogni anno, l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con Azienda USL, anche con gli istituti chiusi a causa della pandemia legata alla diffusione del Covid-19, ha portato avanti l’iniziativa “Liberi di Scegliere”, rivolta ai più giovani, per stoppare sul nascere possibili comportamenti che mettano a repentaglio il loro benessere. Sono stati coinvolti in questi progetti 50 istituti scolastici, circa 8.000 studenti e oltre 500 insegnanti di tutte le strutture della Romagna. I ragazzi sono stati coinvolti in una sorta di contest in cui potevano mettere a frutto la loro creatività concentrandosi al contempo sugli effetti più dannosi del fumo: gli studenti sono stati chiamati a realizzare il manifesto che lo IOR ha utilizzato per la Giornata Mondiale Senza Tabacco per convincere le persone a spegnere la sigaretta. A vincere il concorso quest’anno è stato l’alunno Filippo Medri della classe II F dell’I.C. comprensivo n. 7, scuola media “P. Zangheri”, Forlì. L’elaborato del giovane, concepito in collaborazione con le professoresse Patrizia Adamo e Paola Mercatali, verrà affisso in tutta la Romagna per far comprendere soprattutto ai coetanei l’importanza di non cedere alle pressioni sociali del gruppo e distinguersi da chi segue certe “mode” pericolose.

Il Gruppo di Prevenzione IOR, d’altronde, ha premiato il disegno di Filippo proprio in virtù “dell’essenzialità e della potenza comunicativa del messaggio, che non ha bisogno di parole e utilizza la grafica dei social, quest'anno veicolo prescelto per sensibilizzare ai pericoli del fumo”. L’elaborato raffigura l’emoticon più utilizzata sul social network Facebook, il pollice del “like”, ma ribaltandone il verso: in questo modo il dito, che ricorda peraltro una sigaretta accesa, diventa sinonimo di “dislike”, attraverso un’immagine davvero immediata ed evocativa. Come spiegato in un video di Francesca Amaducci, che in questi mesi ha portato avanti una serie di dirette live proprio sul canale dell’Istituto Oncologico Romagnolo per continuare a diffondere messaggi di prevenzione tra i più giovani anche a distanza, “l’obiettivo principale degli adolescenti è quello di costruire ed affermare la propria identità, e questo comportamento viene messo in atto anche in modo sbagliato, come appunto accendendo una sigaretta. Una indagine DOXA del 2019 racconta come il 22% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni è fumatore, percentuale che diventa del 20% per le ragazze della medesima età. Riconosciamo come ci voglia coraggio da parte degli adolescenti a resistere a certe pressioni sociali: questo disegno, con un messaggio immediato, ci racconta proprio questo, ricordandoci come nella prevenzione rivolta ai più giovani sia fondamentale utilizzare un linguaggio per loro di uso quotidiano e comprensibile”.

“Per lo IOR le attività di prevenzione sono fondamentali – ha aggiunto il direttore generale Fabrizio Miserocchi – ci danno la possibilità di rivolgersi a un pubblico più giovane, solitamente meno sensibile alle tematiche della lotta contro il cancro. Invece è proprio alla loro età che si formano quelle cattive abitudini che li porterà in seguito ad avere un maggiore rischio di soffrire di problematiche oncologiche da adulti. Assieme al sostegno della ricerca scientifica e all’assistenza gratuita dei pazienti, queste iniziative di sensibilizzazione fanno parte della mission della nostra struttura dalla sua nascita, nel 1979: in questi 41 anni ci siamo rivolti a circa 170.000 ragazzi, coinvolgendoli in progetti di lotta contro il fumo, l’alcol, le droghe e spiegandogli l’importanza di movimento e alimentazione sana mettendoli sempre al centro di questi percorsi. Anche nel 2020, con le scuole chiuse, il nostro Gruppo di Prevenzione non ha fatto mancare il suo supporto alle scuole su queste tematiche, realizzando progetti a distanza anche laddove gli istituti siano stati chiusi per l’emergenza che ben conosciamo. Speriamo che gli alunni sensibilizzati diventino un esempio anche per qualche adulto che continua a perseverare in atteggiamenti rischiosi per il proprio benessere”.

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