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Cronaca Predappio

Giro di vite sui gadget fascisti: approvata la risoluzione

E' stata approvata la risoluzione per vietare la vendita dei gadget fascisti in Emilia-Romagna. Nadia Rossi (PD): "Un segnale per non banalizzare il male del fascismo"

Giro di vite della Regione sui gasget fascisti. Predappio, paese natale di Benito Mussolini, è uno dei posti in cui si concentrano tali punti vendita, come è ampiamente noto. “Nonostante l’opposizione di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, che ci ha solo fatto perdere del tempo, procrastinando il voto di due settimane, ieri sera, col voto di PD, Sel e dell’Altra Emilia-Romagna, l’Assemblea Legislativa regionale ha approvato la risoluzione che avevo presentato per chiedere alla Regione di intervenire nelle sedi opportune affinché il reato di apologia del fascismo sia esteso anche alla vendita e diffusione di gadget e oggetti con immagini del regime fascista e nazista e venga inserito nel codice penale, consentendo così la repressione dei reati legati alla riproduzione di atti, linguaggi e simboli del nazifascismo” afferma la Consigliera regionale del Partito Democratico Nadia Rossi.

“È un segnale importante che abbiamo voluto dare contro la banalizzazione della storia e del male rappresentato dall’autoritarismo fascista. – spiega la riminese Nadia Rossi – La vendita dei gadget fascisti è molto diffusa e non possiamo assolutamente confondere questa tipologia di commercio con fenomeni di folklore. Lo dobbiamo a chi ha visto limitate le proprie libertà e i propri diritti durante in ventennio, lo dobbiamo a chi poi ha permesso di costruire una società democratica sui ruderi lasciatici in eredità dal fascismo. La memoria non può essere offuscata da mere logiche commerciali”.

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