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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Cintorino, un assessore "politico" per il centro: "Ridurre il costo della sosta e più bus in piazza"

Ha la delega al centro storico, una delle più grosse gatte da pelare per la nuova giunta. Andrea Cintorino ha 28 anni, è militante della Lega da circa 10 anni

Ha la delega al centro storico, una delle più grosse gatte da pelare per la nuova giunta. Andrea Cintorino ha 28 anni, è militante della Lega da circa 10 anni (ad appena 18 anni venne eletta in un consiglio di circoscrizione) ed è una delle figure più politiche della nuova squadra che dovrà amministrare Forlì. Lei e il vicesindaco Daniele Mezzacapo sono i due assessori in quota Carroccio nella giunta. E' segretaria provinciale della Lega, incarico di partito che manterrà nel fare l'assessore del Comune di Forlì. Oltre al centro storico, ha anche le deleghe al decentramento, al turismo e alle pari opportunità.

Assessore Cintorino, la delega al centro storico vuol dire darle un bel problema.
“Sarà un'azione di concerto con altri assessori, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio del nostro centro storico. La passata amministrazione non ha voluto mettere in campo le azioni possibili per rendere il centro più sicuro, più accogliente e più pulito. Dovremo operare per togliere una percezione di incuria e per riportare i forlivesi a vivere il centro storico. A volte bastano piccoli accorgimenti a costo zero, mentre per altri interventi dovremo discutere con l'assessore Cicognani per trovare le risorse”.

Le aspettative sul centro sono alte, lo sa?
“Non abbiamo bacchette magiche. Io sono qui e ci metto la faccia”.

Le prime cose che intendete fare?
“Per prima cosa aprire un tavolo di confronto, già a luglio, con tutti gli operatori del centro storico, così da poter raccogliere le loro istanze. Sicuramente intervenire per riportare più autobus in centro col punto bus in piazza. Affronteremo poi il tema dei parcheggi, valutando anche di riaprire il parcheggio sotterraneo 'Vittoria' di via Oberdan. Quindi la sicurezza: ci sono aree, come il chiostro di San Mercuriale, che stanno diventando piazze di spaccio e anche passando ci si rende conto di soggetti che gozzovigliano e che lasciano in giro bottiglie di vetro. Vogliamo anche riportare una scuola media in centro, utilizzando i locali dell'ex istituto Giorgina Saffi in piazza delle Erbe”.

VIDEO - Cintorino: "Riportare i forlivesi in centro con più sicurezza e meno incuria"

Per le telecamere di Mercurio che progetti avete?
“Valuteremo tutto, anche lo spegnimento. Di sicuro continuo a vedere auto che inchiodano davanti ai varchi di ingresso ai corsi principali nonostante il cartello di 'accesso libero'”.

Sui parcheggi in centro qualche idea?
“Rivederne il costo, è evidente che  presentano tariffe troppo alte rispetto a quella che è ora l'offerta del centro. Anche su questo, con l'assessore Cicognani, dobbiamo vedere quale possa essere l'impatto economico. C'è poi il San Domenico...”

Esatto, il San Domenico, lei è assessore anche al turismo. Come la vede?
“Il San Domenico non deve essere un punto di arrivo del turismo, ma un punto di partenza della visita della città, serve quindi un info-point e una segnaletica che ora manca totalmente. Un punto di partenza anche per far rifiorire la cultura, quella locale dei forlivesi, coinvolgendo l'assessorato di Valerio Melandri. Infine entro la fine dell'anno riaprirà l'aeroporto grazie all'impegno di imprenditori privati, contiamo che il turismo in città possa giovarne”.

Lei è anche assessore al decentramento, in altre parole al rapporto coi quartieri. Un'area su cui il centro-sinistra ha fatto un mea culpa ammettendo di aver perso un rapporto.
“I quartieri hanno trovato il muro di un'amministrazione non amica e sono stati costretti molte volte a dover fare da soli. Altre volte sono stati scavalcati. I quartieri vanno riaccreditati nei processi decisionali come parte attiva. Per questo valutiamo anche di dar loro un piccolo portafoglio. Alcuni mi hanno già chiesto un incontro e li vedrò presto, anche qui la modalità sarà il tavolo di confronto. Certo 42 quartieri sono tanti, forse troppi, bisogna rivederne il numero rispettando tradizioni e identità”.

Sulle pari opportunità, un'altra sua delega, a cosa pensa?
“Diverse palestre organizzano corsi di autodifesa per le donne. Per iniziare vorrei che almeno avessero il patrocinio del Comune”.

La giunta è stata formata all'ultimo e dopo non poche trattative. Come mai?
“Siamo stati criticati per una tempistica giudicata lunga, ma è stata una scelta di buon senso per cercare figure idonee, capaci e con le giuste competenze. Per esempio alla Lega alla fine sono andati due assessorati, credo che con il risultato elettorale potevamo pretendere di più, non lo abbiamo fatto per lasciare spazio a figure maggiormente tecniche con competenze specifiche, come Cicognani, Petetta, Baroni e Melandri”.

Sarà assessore a tempo pieno?
“Sì, mi occuperò a tempo pieno delle deleghe che mi sono state assegnate. L'unico altro mio impegno sarà il completamento della tesi di laurea specialistica. Sono laureata in Giurisprudenza nella laurea triennale 'Giurista d'impresa e amministrazione pubblica'. Ad ottobre completerò la laurea specialistica. Poi resterò segretario politico provinciale della Lega, lo faccio volentieri. Come assessore mi occuperò anche di celebrare i matrimoni, un'attività che mi onora molto”.

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Hobby, passioni, preferenze a tavola
“Amo leggere, sono molto legata alla mia famiglia. Adoro i miei 4 nipoti che purtroppo vedo poco, dato che stanno a Palermo. Come si sa ho origine palermitana, ma a tavola adoro la cucina romagnola, tanto che come sanno i miei compagni di partito alle feste della Lega sto volentieri in cucina”.

Da dieci anni milita nella Lega, un partito che oggi annovera molti parlamentari anche meridionali, ma che in passato non era tenera sui 'terroni'. Non si è mai sentita a disagio per questo?
“Fin da quando avevo 18 anni mi sono spesa nella Lega attratta da una politica a favore dei territori e delle identità. Non sono mai stata etichettata. Se sono ancora qui dopo dieci anni è probabilmente perché ho dimostrato di valere qualcosa e di essere un valore aggiunto per il partito”.

Una curiosità. Quante volte si è trovata e ancora, nel suo nuovo ruolo, si troverà a dover spiegare che a dispetto del nome, che nella tradizione italiana è maschile, lei è una donna. 
“Sono abituata, mi trovo a dover far fronte a questo da quando sono nata. La scelta del nome, sostenuta anche dai miei fratelli, è un omaggio anche alla tradizione tedesca, dato che mia nonna paterna è di Dusseldorf e lì il nome Andrea è anche usato al femminile”.

La Lega è il partito maggioritario dell'alleanza ora al governo di Forlì, eppure il sindaco Zattini non è propriamente una figura etichettabile come “leghista”.
“Assolutamente no, io risiedo a Meldola, è stato il mio sindaco. E' una figura che può ripetere a Forlì il successo avuto a Meldola. E' una testa pensante, un bravo amministratore".

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