rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Finanza scopre ristorante mascherato come circolo: "menù anticrisi" con cibo avariato

Il caso più eclatante ha riguardato un noto e frequentato circolo di Forlì, dove un normale controllo ai fini fiscali e di verifica del corretto adempimento delle norme in materia di lavoro ha evidenziato che il locale era in realtà un vero e proprio ristorante

Intensificazione di controlli a quelli che sulla carta risultano circoli e associazioni culturali allo scopo di beneficiare di regimi fiscali agevolati e percepire contributi pubblici, ma di fatto sono vere e proprie attività commerciali di ristorazione, bar, pizzerie e organizzazioni di eventi. È il risultato di una vasta operazione della Guardia di Finanza di Forlì-Cesena nei settori della tutela delle entrate, del mercato e della libera concorrenza, che ha riguardato ben 16 circoli e associazioni culturali nei comuni di Forlì, Cesena, Forlimpopoli e Meldola .

IL CONTROLLO - "Il caso più eclatante - evidenziano le Fiamme Gialle - ha riguardato un noto e frequentato circolo di Forlì, dove un normale controllo ai fini fiscali e di verifica del corretto adempimento delle norme in materia di lavoro ha evidenziato che il locale era in realtà un vero e proprio ristorante che, usufruendo dello status di associazione culturale, aveva la possibilità di beneficiare indebitamente di un regime fiscale privilegiato. Nel corso del controllo è stata anche rilevata la presenza di 9 lavoratori completamente in nero".

CIBO AVARIATO - Al momento di inventariare i beni presenti in azienda i finanzieri hanno scoperto, all’interno dei locali destinati a magazzino, migliaia di prodotti conservati in pessime condizioni igienico-sanitarie ed in avanzato stato di decomposizione, con enormi danni potenziali per la salute. Alcuni prodotti quali pesce e latticini, infatti, pur necessitando di basse temperature, venivano conservati all’interno di armadietti e comunque fuori dalle celle frigorifere.

LA PERQUISIZIONE - Ma anche all’interno dei frigoriferi la situazione non era diversa: sono stati rinvenuti, infatti, numerosi involucri contenenti centinaia di chilogrammi di carne e pesce, quasi sempre senza alcuna etichettatura o tracciabilità, sughi precotti, confezioni di molluschi scaduti nonché cacciagione congelata con piumaggio. Le dispense, non autorizzate e totalmente inidonee a conservare alimenti, avevano anche altro utilizzo: una addirittura fungeva da vera e propria officina con attrezzi da lavoro e sostanze nocive (diserbanti, vernici e prodotti chimici) tra cui venivano incautamente riposti generi alimentari.

PRODOTTI NON CONGELATI - Alcuni freezer, inoltre, erano semplici congelatori per gelati, assolutamente non adatti alla conservazione di prodotti alimentari per l’impossibilità di monitorare la temperatura interna e talmente pieni di alimenti da non poter funzionare in maniera corretta; i prodotti, infatti, si presentavano in superfice molli e non congelati. Per tali ragioni è stato richiesto anche il supporto del personale del Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione dell’Ausl di Forlì.

TROVATI ANCHE PRODOTTI RUBATI - Addirittura era stato installato abusivamente un forno per le pizze su una finestra del locale attiguo alla sala di ristorazione. Tuttavia, le violazioni non hanno riguardato solo norme igienico-sanitarie. All’interno dei magazzini del circolo è stata rinvenuta un’ingente quantità di prodotti, serviti all’interno dei locali o rivenduti dal titolare del circolo, riconducibili a furti e ad una serie di truffe commesse ai danni di aziende operanti nel settore alimentare su tutto il territorio nazionale per le quali sono ancora in corso indagini di polizia giudiziaria.

LE ACCUSE - Complessivamente nel locale sono stati sequestrati oltre 850 chili tra carne e pesce e circa 1250 bottiglie di vini, alcolici e bevande. I magazzini sono stati sigillati e sottoposti a sequestro, mentre il titolare è stato denunciato per i reati di ricettazione, commercio di sostanze alimentari nocive e violazione alla legge in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari. Sono ancora in corso gli accertamenti di carattere fiscale.

ALTRI CONTROLLI - Un secondo significativo caso, comunica la Finanza, "ha riguardato una nota associazione culturale forlivese impegnata nell’organizzazione di eventi e concerti. Le violazioni riscontrate si sono da subito manifestate così rilevanti da avviare una attività ispettiva fiscale più incisiva. Le complesse indagini dei finanzieri hanno consentito di “smontare” tassello per tassello la finta associazione e ricondurla alla sua reale natura di attività commerciale di fatto".

EVASIONE FISCALE - "La totale negligenza nella custodia del libro dei soci, aggiornato al 2003 e l’omessa tenuta delle scritture contabili obbligatorie con conseguente mancata trasmissione dei dati e delle notizie rilevanti ai fini fiscali, sono solo alcune delle violazioni più lampanti - aggiunge la Finanza -. La minuziosa analisi delle decine di verbali di assemblea redatti negli anni ha consentito di rilevare la totale gestione “privata” dell’attività, senza alcun coinvolgimento dei soci. Curioso anche il tentativo di sottrarsi al pagamento delle imposte mediante la costituzione di una nuova associazione alla quale venivano devoluti tutti i beni della prima. La verifica fiscale consentiva di contestare redditi evasi per 566.170 euro e fatture per operazioni inesistenti emesse per complessivi 60.880 euro".

LA TRUFFA - Le indagini hanno consentito di individuare cospicui contributi percepiti dalla Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena e Comuni di Forlì e Bertinoro che negli anni hanno versato alla finta associazione culturale contributi per oltre 67 mila euro. Truffata anche una nota Fondazione bancaria che, ritenendo il beneficiario vera Associazione Culturale, ha erogato contributi per 18 mila euro. Il titolare è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

IL BILANCIO - Gli altri circoli e associazioni controllate (10 a Forlì, 4 a Cesena, 1 a Forlimpopoli e 1 a Meldola) sono risultati per lo più regolari, anche se per alcuni sono in corso approfondimenti per la definizione del personale impiegato e la presenza di clienti non soci all’atto dell’accesso dei finanzieri. Continueranno i controlli tesi ad accertare il possesso dei requisiti necessari al godimento dei benefici di legge previsti per i circoli e le associazioni culturali. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finanza scopre ristorante mascherato come circolo: "menù anticrisi" con cibo avariato

ForlìToday è in caricamento