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Sanità

I conti in rosso dell'Ausl Romagna, deficit di oltre 200 milioni per il 2023. "Una voragine senza fondo nel silenzio totale"

Per l'anno in corso il deficit è di 197.309.941 euro. I dati mettono nero su bianco un peggioramento di -21.944.815 euro

Nel 2023 il bilancio preventivo dell'Ausl Romagna presenterà un disavanzo vicino ai 220 milioni di euro. A riportare il dato è stata  la consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini, che ha fatto il punto dei bilanci preventivi relativi al 2022 e al 2023 delle aziende sanitarie regionali. Per l'anno in corso il deficit è di 197.309.941 euro. I dati mettono nero su bianco un peggioramento di -21.944.815 euro. "E' inconcepibile, specialmente alla luce dei tanti disservizi che i cittadini devono vivere ogni volta che si rivolgono all’Ospedale Morgagni Pierantoni, dove sono ormai noti a tutti gli effetti della carenza di medici legata all’ormai conclamato problema delle facoltà di medicina a numero chiuso e la sofferenza che sta vivendo tutto il personale sanitario", attacca il direttore di Ascom-Confcommercio, Alberto Zattini

"A farne le spese sono i cittadini - prosegue -. I forlivesi pagano, infatti, sulla propria pelle gli effetti di una sanità malata: i sintomi sono, ad esempio, la mancanza di posti letto all’interno dei reparti, la medicina d’urgenza al collasso con un Pronto soccorso che registra punte di attesa anche di 20 ore per poter essere visitati ma anche le lunghe liste d’attesa per sottoporsi agli esami che spingono, chi può, a rivolgersi alla sanità privata. Quest’ultima è preferita anche dal personale sanitario che spesso decide di lasciare il posto fisso in ospedale a causa dei carichi enormi di lavoro e prediligere come datore di lavoro le strutture private. Queste ultime, a differenza degli ospedali pubblici, godono invece di ottima salute dal punto di vista economico merito anche di una buona gestione che consente un ottimo equilibrio economico e finanziario".

“I privati cittadini così come le nostre imprese, costrette tutti i giorni a fare i conti con il mercato - riflette Zattini -, ormai sono portate a pensare che dietro la voragine dei conti della sanità pubblica, specialmente quella romagnola, ci sia un problema di capacità gestionale. Dopo che la notizia relativa al disavanzo dell'azienda sanitaria è stata resa nota "mi sarei aspettato una reazione da parte del mondo associativo-imprenditoriale-sindacale, rapidissimo (a volte) nel dire la sua. Noto le silenti Legacoop e Cgil, che su questa vicenda non hanno aperto bocca, chissà per quale motivo. Come se la nostra sanità non riguardasse tutti i cittadini, inclusi i propri associati-tesserati. Credo sia oggettivo che l'effetto di un buco di bilancio da ripianare produca effetti su tutti. E dunque, da dove arriva questo silenzio? Non vorrei fosse per una sorta di collateralismo verso un certo mondo. Se così fosse, sarebbe ancora più grave, perché se c'è un tema che non deve avere distinzioni politiche, è proprio quello della sanità".    

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