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Cronaca

Il Comune smantella la tomba di Quartaroli nel suo centenario? "E' illegale"

Per regolamento il Comune periodicamente smantella tombe abbandonate, previa diffida a possibili discendenti di reclamarle e prendersene cura

Il Comune non può smantellare le tombe militari, né tanto meno quelle di eroi decorati della Prima Guerra Mondiale. Lo segnala, norme alla mano, l’associazione Ag!re, per bocca di Andrea Ravaldini e Cristian D’Aiello. Per regolamento il Comune periodicamente smantella tombe abbandonate, previa diffida a possibili discendenti di reclamarle e prendersene cura. Tuttavia, a detta dell’associzione questo non è possibile per il caso della tomba di Mario Quartaroli, medaglio d’argento al valore della Prima Guerra Mondiale. A Quartaroli è dedicata anche una via a Forlì, quella che prosegue da viale Fulcieri Paolucci De’ Calboli, passando davanti alla scuola media Benedetto Croce.

Il caso è stato segnalato dal prof. Umberto Pasqui, un appello che ha preso forma in un articolo di sensibilizzazione su ForlìToday e una petizione online su Change.org. Nella petizione si chiede di non smantellare le tombe degli eroi di Guerra, tanto più che proprio in questo periodo ricorre il centenario della morte di Quartaroli. L’Associazione culturale “AG!RE” ha apposto la sua firma “virtuale” alla petizione lanciata da Giorgio Pondi sulla piattaforma digitale “Change.org” condividendone il fine, già anticipato nella rubrica storica “Il Foro di Livio” da Pasqui stesso.

Ma c’è di più: “Riteniamo che l’eventuale estumulazione dei resti mortali, in assenza di familiari eredi, sia di Mario Quartaroli – il decorato Eroe forlivese medaglia d’argento al valore militare – sia di ulteriori Caduti della Grande Guerra, costituirebbe un illecito da parte dell’amministrazione comunale. Le leggi 877 del 1931 e 2014 del 1951 indicano che ‘le sepolture militari esistenti nei cimiteri civili […] dovranno conservarsi in perpetuo a cura dei Comuni interessati’ e che ‘[…] Le salme dei caduti in guerra e nella lotta di liberazione, sepolte nei cimiteri civili, sono esenti dai normali turni di esumazione previsti dall'art. 61 del regolamento di polizia mortuaria, ed i Comuni interessati hanno l'obbligo di conservarle fino a quando tali salme non saranno definitivamente sistemate negli ossari o sacrari all'uopo costruiti’”.

Conclude la nota dell’associazione: “Chiediamo al Sindaco Davide Drei ed ai rispettivi collaboratori, non solo di indire una verifica generale mediante l’ufficio dei Servizi cimiteriali del Comune di Forlì ma di stabilire, in concertazione con i delegati del Ministero della Difesa e del MiBACT, le linee guida per la tutela del patrimonio cittadino. Siamo e saremo una comunità umana migliore solo se sappiamo e sapremo coltivare la memoria, per generazioni, di uomini e di donne nel loro estremo sacrificio”.
 

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