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Cronaca

Il Conad Superstore dona alla Caritas beni di prima necessità per le mense dei poveri

Il primo gesto risale a Natale: la Caritas diocesana ricevette pasta di semola, passato di pomodoro, latte, biscotti, omogeneizzati, dentifricio e articoli per l’igiene. La centrale umanitaria diretta da Sauro Bandi distribuì il tutto alla mensa “San Francesco”

“E’ un momento difficile e nel mio piccolo voglio aiutare chi non sta bene”. Il Conad Superstore si ripete: donati alla Caritas altri beni di prima necessità. Andrea Montanari, titolare del grande punto vendita di via Bengasi, l’aveva preannunciato a fine settembre, in occasione dell’apertura del nuovo supermercato: “Effettueremo 2 o 3 donazioni l’anno, cercando di andare incontro a chi è più in difficoltà”.

Il primo gesto risale a Natale: la Caritas diocesana ricevette pasta di semola, passato di pomodoro, latte, biscotti, omogeneizzati, dentifricio e articoli per l’igiene. La centrale umanitaria diretta da Sauro Bandi distribuì il tutto alla mensa “San Francesco” di Santa Maria del Fiore e ad altri centri di ascolto parrocchiali. La consegna simbolica dei cinque nuovi bancali di beni di prima necessità, è avvenuta il 7 aprile scorso in via Bengasi, nel piazzale del Superstore, alla presenza di alcuni volontari Caritas e delle maestranze del Conad. La nuova donazione si concretizzerà a ridosso della Pasqua, andando a beneficiare singoli bisognosi e convitti, ma anche i troppi nuclei familiari (molti sono italiani) rimasti senza reddito per la perdita del lavoro.

“Come imprenditore che trae profitto dalla propria attività – precisa Montanari – non posso far finta di niente”. Il titolare del Superstore è convinto che la somma di tanti piccoli gesti umanitari come il suo sia in grado di rianimare il territorio e ridare speranza. Le due donazioni si aggiungono al servizio di “Last minute” attivo da anni, che permette alla rete Caritas di recuperare l’invenduto di generi alimentari dai supermercati, principalmente Conad, per distribuirlo alle persone indigenti. “Il gesto di Montanari – dichiara il direttore Caritas Sauro Bandi – ha una grande valenza etico-educativa. La crescente schiera di imprenditori della distribuzione che donano ai poveri non solo eccedenze, ma parte del proprio approvvigionamento, testimonia il ritrovato valore sociale delle aziende ed è una risposta efficace della società: ognuno deve fare la sua parte, seppur piccola, per il bene della collettività”.

E’ un gesto straordinario, ma la crisi persistente e il drastico calo di risorse del Banco Alimentare, onlus benemerita lombarda che da vent’anni si occupa della raccolta di generi alimentari in scadenza, impone interventi strutturali: entro l’estate dovrebbe aprire l’Emporio Solidale, un magazzino alimentare unico per tutti i Centri di Ascolto diocesani. Ipotizzata ancora nel 2012 dalla Caritas diocesana, dal Comune di Forlì e dal Comitato per la Lotta contro la fame nel mondo, col sostegno economico della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di un ‘service’ congiunto dei quattro Lions Club territoriali Forlì Host, Giovanni de’ Medici, Valle del Bidente e Cesena Romagna, l’idea di un centro di stoccaggio di cibo e prodotti di prima necessità da distribuire gratuitamente ai bisognosi, è divenuta improcrastinabile

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