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Cronaca

Il festival della canapa: "Ci saremo nel 2019, il blitz riporta attività legali alla criminalità organizzata"

Il Festival quindi prende posizione sul blitz: “Ci teniamo ad esprimere un parere sulle recenti vicissitudini di negozi che commercializzano canapa nella nostra provincia"

Il Canapa Festival si terrà anche nel 2019: lo spiega in una nota (che tuttavia non indica i nomi dei responsabili, ndr) lo “staff degli organizzatori” della manifestazione che quest'anno si è tenuta al parco urbano e che conta già tre edizioni passate.  Gli organizzatori che molti dei 17 negozi coinvolti nell'inchiesta che ha visto sequestri di cannabis light – per effetto di leggi che presentano diversi vuoti normativi - “sono stati anche invitati al Canapa Festival”.

Il Festival quindi prende posizione sul blitz: “Ci teniamo ad esprimere un parere sulle recenti vicissitudini di negozi che commercializzano canapa nella nostra provincia.Un sequestro di canapa non psicoattiva e con un valore commerciale di 750.000 euro (con il 22% di IVA) ci fa pensare che lei non si tenga in considerazione alcuni dati oggettivi sul fenomeno. Sequestrare in maniera aprioristica la base su cui si fonda il lavoro di decine di aziende che pagano stipendi e fior di tasse significa non tenere in considerazione un settore economico che opera completamente alla luce del sole e che è il primo a chiedere una regolamentazione chiara, ben sapendo che la domanda, che da circa un anno a questa parte viene soddisfatta da attività completamente legali tornerà ad essere, come è sempre stata, ad appannaggio della criminalità organizzata. Criminalità organizzata che, secondo un recente studio dell'università di Salerno, nell'ultimo anno ha registrato un calo negli affari legati alla cannabis che ti aggira attorno al 10%. Numeri da capogiro e che ci fanno pensare di essere sulla strada giusta, anche se consapevoli che molto è ancora da fare”.

Ed ancora: “Non è una novità del resto che autorità massime in materia come la Direzione investigativa antimafia e l'ONU si siano da tempo espresse a favore di una regolamentazione non mirata solo su una cieca e infruttuosa repressione. Siamo comunque estremamente fiduciosi dell'operato delle forze dell'ordine e siamo sicuri che sapranno dare a breve una risposta ponderata, oggettiva e scevra da pregiudizi ideologici. È comunque un dato di fatto incontrovertibile che dopo anni di silenzi forzati la canapa sta facendo parlare di se a molte più persone di quanto non sia mai stato e questo ci rende soddisfatti. Abbiamo sempre sostenuto che il traguardo più importante fosse proprio la "normalizzazione" di un argomento che è sempre stato, fino a pochi anni fa, sminuito e spesso ridicolizzato. Atteggiamento che davanti ai dati odierni risalta come obsoleto e totalmente improduttivo. La canapa è ritornata a essere presente nella vita sociale di questo paese... ed è qui per restare”.

Il Canapa Festival mette quindi nel mirino le posizioni di Francesco Minutillo, segretario di Fratelli d'Italia, che ha chiesto al sindaco ordinanze contro i distributori automatici e ha espresso soddisfazione per il blitz della Squadra Mobile, col sequestro di canapa light: “Le possiamo assicurare che la nostra manifestazione è stata visitata ed apprezzata da molti suoi concittadini senza che ci siano state altre osservazioni o recriminazioni come le sue, di 'illegalità'. Abbiamo ospitato un pubblico molto eterogeneo che ha usufruito di momenti informativi abbinati ad un'occasione d'intrattenimento che a Forlì spesso è mancato. Abbiamo inoltre esposto la realtà concreta di centinaia di aziende che hanno contribuito a creare un settore lavorativo lecito e molto solido, fatto da imprenditori (molti giovani e molti del nostro territorio) che hanno deciso di investire su una pianta che affonda le proprie radici nel tessuto economico di questo paese più a fondo di quanto molti credano. La canapa è sempre stata una coltura in cui l'Italia, in particolare l'Emilia-Romagna, ha primeggiato e che deve rientrare a pieno titolo, e con tutte le applicazioni che nel 2018 si conoscono, nel patrimonio industriale nostrano. Anche un nostro illustre concittadino come Aldo Spallicci ne cantò le lodi nella poesia "Gramadora"... Lasci giudicare alla cittadinanza il valore morale della manifestazione così come abbiamo sempre fatto noi ricevendo apprezzamento e crescente partecipazione. E ricordi che ancor prima di chiedere una legislazione più giusta di quella attuale e, secondo noi obsoleta, il nostro obiettivo primario è quello di combattere l'illegalità e chi la rappresenta in questo paese”.

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