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Il Rotary Club Forlì Tre Valli in prima linea per la solidarietà anche a Natale

Durante la serata il presidente Daniele Carloni ha ribadito il valore rotariano fatto di opere per il bene comune al di sopra di ogni interesse personale

Si è svolta mercoledì la consueta Festa degli Auguri organizzata dal Rotary Club Forlì Tre Valli presso il Grand Hotel di Castrocaro Terme, tra l’altro sede ufficiale del Club romagnolo. Durante la serata il presidente Daniele Carloni ha ribadito il valore rotariano fatto di opere per il bene comune al di sopra di ogni interesse personale. Il “Tre Valli” conta una sessantina di soci tutti molto attivi nelle rispettive vallate del Bidente, del Rabbi e del Montone con numerosi progetti all’attivo o in procinto di attivazione.

Il presidente ha illustrato l’evento finale del ventennale dalla fondazione che si svolgerà a Bertinoro il 12 maggio con la partecipazione dei club Rotary della Romagna e delle 10 classi di scuola primaria romagnole che sono in procinto di avviare un progetto sul dialetto, la civiltà contadina e la scuola di una volta grazie alla collaborazione con l’associazione Shurr di Ravenna e Radames Garoia esperto e storico delle tematiche specifiche. Sono stati poi avviati, tra gli altri, progetti di aiuto agli studenti in situazione di disagio e un’attività dedicata al disturbo specifico dell’apprendimento con Develop Players, una start-up cesenate da tempo operante sul territorio regionale.

Infine il libro-diario scritto dal socio Marco Susanna dal titolo “Vite Sospese” sui primi 100 giorni di lockdown dal 10 marzo al 16 giugno del 2020, il cui ricavato andrà questa volta a vantaggio dell’associazione di Germano Pestelli che si occupa di supportare la terza età per evitare l’isolamento domestico che purtroppo spesso è andato in continuità con la pandemia. La serata ha avuto ospiti d’eccezione sia a livello sportivo che medico dimostrando a questo proposito che il benessere della persona passa sia dallo studio medico-scientifico, ma anche attraverso la fatica derivata da una sana e corretta abitudine fisica che porta spesso a grandi risultati anche dal punto di vista agonistico.

Da una parte infatti era presente il professor Dino Vaira, collaboratore di premi Nobel nonché scopritore di importanti aspetti sulla eradicazione dell’Helicobacter Pylori, capace di generare tumori all’interno del corpo umano e dall’altra i ballerini Gabriele Goffredo e Anna Matus, pluricampioni del mondo di danza sportiva latino-americana che hanno raccontato i sacrifici che compiono quotidianamente per arrivare a risultati planetari pur avendo un figlio di due anni. Un vero esempio di sacrificio e abnegazione perfettamente allineato con lo spirito rotariano.

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