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Cronaca

Il Servizio tecnico di bacino Romagna: il monitoraggio dei fiumi

Il Servizio tecnico di bacino Romagna si mantiene in continuo contatto con l’Agenzia regionale di Protezione civile, gli enti locali, gli altri servizi tecnici di bacino della Regione Emilia-Romagna e le strutture operative per mettere in atto tutte le possibili misure di prevenzione

Il Servizio tecnico di bacino Romagna della Regione Emilia-Romagna è entrato in reperibilità su tutto il territorio della Romagna, come previsto dal Piano di reperibilità per il Servizio di piena. Il responsabile e coordinatore, Mauro Vannoni, ha disposto la presenza in ogni sede del Servizio tecnico di bacino Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini) di un collaboratore in continuo collegamento con i dati in tempo reale dell’applicativo dell’Arpa Emilia-Romagna sui livelli di piena. "Su tutto il territorio romagnolo – spiega Vannoni -  sia sui fiumi che sulla costa, in ragione dei livelli di acqua raggiunti, sono stati inviati collaboratori del nostro Servizio per gestire dal punto di vista operativo le varie situazioni di rischio".

Alle ore 6.30 circa è stata inviata la richiesta all’Agenzia regionale di protezione civile di attivare lo stato di allarme per diversi corsi d’acqua romagnoli: Bevano (comuni interessati Bertinoro, Forlimpopoli, Forlì, Ravenna), Pisciatello (Cesena, Cesenatico e Montiano), Montone (Forlì, Faenza), Ronco (Forlì, Forlimpopoli), Savio (Cesena, Cervia, Ravenna), Rubicone (Cesena, Cesenatico, Montiano, Savignano, Gatteo, San Mauro Mare, Gambettola), Uso (Santarcangelo, San Mauro Mare, Rimini, Bellaria), Ventena (San Giovanni in Marignano, Cattolica). E’ stato inoltre chiesto il pre-allarme relativamente ai torrenti Conca, Melo e Marano.

Nel riminese, a valle dell’autostrada A14 (San Mauro Mare, Bellaria, Rimini) i lavori di sistemazione idraulica sul fiume Uso (realizzazione di aree di laminazione e di vasche di espansione delle piene), in fase di completamento, hanno fortemente contenuto l’ondata di piena verso Bellaria, evidenziando il buon funzionamento del sistema idraulico. A monte, nei comuni di Rimini e Santarcangelo, il Servizio tecnico di bacino Romagna è intervenuto registrando un allegamento di due case a Palazzina, nel comune di Santarcangelo, e chiudendo con paratoie un varco aperto in corrispondenza del ponte Bailey per evitare l’allagamento della frazione di San Vito, fra Rimini e Santarcangelo.

Nel cesenate, il Savio, il Pisciatello e il Rubicone stanno diminuendo i livelli di portata dell’acqua e si cominciano a quantificare i danni sulle scarpate e sugli argini. A Cesenatico si sono verificati allegamenti diffusi sulle arterie stradali. Nel forlivese, si sono registrati allagamenti diffusi dal reticolo minore e dal torrente Bevano. Gli altri corsi d’acqua principali non hanno creato grossi problemi. Nel ravennate, sul Montone le piogge hanno indebolito tutti gli argini, con numerose frane. Sul Bevano, a valle della statale Adriatica, l’acqua è arrivata al livello degli argini e sono state evacuate diverse abitazioni.

Sulla costa, la violenta mareggiata e la contemporanea esondazione dei canali consortili hanno portato all’allagamento delle località di Lido di Savio, Lido di Classe, Lido Adriano e Lido di Dante. In quasi tutta la campagna si sono verificati allagamenti di varia entità. Il Servizio tecnico di bacino Romagna si mantiene in continuo contatto con l’Agenzia regionale di Protezione civile, gli enti locali, gli altri servizi tecnici di bacino della Regione Emilia-Romagna e le strutture operative per mettere in atto tutte le possibili misure di prevenzione.

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