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Cronaca

In città si ammutoliscono le chat di segnalazioni di reati, "ma temiamo una forte ripresa nella fase 2"

Le ultime segnalazioni sulle chat risalgono ai primi di marzo, quando i cittadini forlivesi avevano individuato delle auto sospette e dei falsi volontari della Protezione Civile

Almeno su un aspetto il Coronavirus sembra aver portato un beneficio: crollano i crimini sul territorio. Le chat utilizzate dai cittadini per segnalare reati sono infatti molto silenziose a Forlì, questo è quanto ci riferisce Roberto Cantarelli dirigente di Forlì Indipendente. Le ultime segnalazioni di reati risalgono in effetti all'inizio di marzo, nel primo periodo del lockdown, poi più nulla di significativo. 

Gli ultimi allarmi lanciati dagli utenti erano per lo più relativi a varie auto che si aggiravano in zone a scarso traffico, ritenute sospette. I cittadini forlivesi, sempre ai primi di marzo, avevano segnalato anche alcuni finti operatori e tentativi di truffa relativi al Coronavirus con la proposta di disinfettanti e presunte cure miracolose. Risale invece al 12 marzo la segnalazione di alcune telefonate effettuate da parte di sedicenti volontari della Protezione Civile che chiedevano agli ignari cittadini di farsi trovare a casa in vista della campagna di tamponi a tappeto.

Insomma dalla seconda metà di marzo a tutto aprile si è riscontrata una situazione di pace completa sulle chat forlivesi, ma i dirigenti del servizio temono la fase che seguirà al lockdown. "Abbiamo una grossa paura: temiamo un ritorno di ladri e altri criminali con l'allentamento delle misure di restrizione - afferma Cantarelli - non tanto per la Fase Due, ma per il periodo successivo di riapertura".

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