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Legalità

In memoria di chi ha difeso gli ideali di giustizia e legalità: ecco l'Albero dei Tutti

Gunter Demnig, artista berlinese, ha pensato di utilizzare una nuova modalità per ricordare gli ebrei, i partigiani e gli antifascisti che si opposero al regime dittatoriale nazifascista

Svetta sul piazzale antistante la Chiesa di San Giacomo l'opera scultorea realizzata dall'artista Gregor Prugger, l'Albero dei Tutti. Si tratta di un abete lungo 13 metri per un'ampiezza di circa 9, realizzata col sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano e con la partecipazione del Comune di Ortisei, è la più grande opera scultorea sulla memoria della lotta alle mafie al mondo. 

VIDEO - La presentazione dell'Albero dei Tutti

"Centinaia di piccole e piccolissime statue, come gemme testarde alla fine di ogni ramo, ritraggono donne e uomini assassinati dalla mafia, che legate al tronco dallo sviluppo naturale dell’impalcato branchiale trasforma l’opera in un corallo, in un vasto susseguirsi di crocifissi laici - cosi definisce l'albero il Curatore Generale e Consigliere della Fondazione Falcone, Alessandro De Lisi - Qui la retorica della reliquia, del reperto, della morte come teatro ideologico, non ha spazio, anzi l’opera e l’arte si oppongono alla compassione, spronano la reazione, l’azione, istigano il bagliore del pensiero collettivo".

"L’albero dei Tutti è anche un’ampia opera d’arte sacra, dello stesso legno delle pale d’altare, delle Madonnine contadine, delle statue del Presepe di Francesco: i monumenti sono sempre stati realizzati in pietra, in marmo, in bronzo, in altezza, in possanza, inarrivabili, qui al contrario tutto è odore, è intimo contatto, è compiuto nel piccolo bacio di sfuggita del fedele accarezzato sulle gambe sofferenti di Gesù - prosegue -. L’albero dei Tutti è una comunità che non molla, che rifiorisce, che si fa carico della collettività, dove lotta e fede si incontrano nel tronco e da esso ricominciano. Anche per questo è un omaggio alla Romagna che ha reagito e che è esempio di solidarietà, così la tappa di Forlì del viaggio italiano dell’opera di Prugger è un momento speciale, un impegno, un contratto di reciproca accortezza. Questo albero in equilibrio, come la vita sospeso tra due punti, è da considerarsi fortissimo e fragile, come certi amori che arrivano quando la vita sembra fatta di sale asciutto, che ci colgono impreparati e solo chi ha il cuore allenato alla fatica sceglie di viverli, perché certi amori, come certe memorie sarebbe uno spreco perderli. L’albero dei Tutti è pertanto anche una zattera, riuscirebbe a galleggiare in tempeste e in risacche, nelle piene di un fiume, fino al grande mare che per noi, per chi ha la vita in salita, non ha paura di chiamare casa".

La tappa di Forlì è stata resa possibile grazie alla partecipazione della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, del Comune di Forlì e dal sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, del Circolo Aurora. Alla presentazione, insieme alle massime cariche cittadine, sono intervenuti De Lisi e la referente per la Fondazione Falcone in Romagna Simona Palo, che ha presentato un percorso guidato rivolto alla cittadinanza interessata, promosso da Circolo Aurora e Fondazione Falcone. L' Albero dei Tutti vuole essere un monumento itinerante che ricorda coloro che hanno perduto la vita per difendere gli ideali di giustizia e legalità, utilizzando l'arte come strumento per combattere la mafia. Allo stesso modo Gunter Demnig, artista berlinese, ha pensato di utilizzare una nuova modalità per ricordare gli ebrei (che ebbero l'unica colpa di appartenere a una etnia considerata apoditticamente una razza inferiore), i partigiani e gli antifascisti che si opposero al regime dittatoriale nazifascista.

Tutti costoro sono ricordati dal percorso, sviluppatosi anche a Forlì, delle Pietre di inciampo che, dunque, possono davvero essere paragonate all' Albero dei Tutti" poiché entrambe le iniziative, attraverso forme artistiche, tentano di preservare nella comunità i valori fondanti su cui si basa una società civile e cercano di non dimenticare quanto avvenuto in un recente passato.
Ogni sabato e domenica, a partire da domenica 15 ottobre, per due mesi, dalle 10 alle 12 si svolgeranno dei percorsi guidati per scoprire 11 delle 14 pietre di inciampo posate a Forlì; partendo da Piazza Saffi presso l' ex profumeria Fiorentini, si percorreranno Corso Garibaldi, Corso Diaz, Via Bruni, Corso della Repubblica e Via Giorgio Regnoli,. per giungere infine davanti all'Albero dei Tutti, posizionato nel piazzale della chiesa di San Giacomo. Qui verranno raccontate la genesi dell' opera d'arte e la sua finalità.
Il percorso sarà a cura di Simona Palo e Maurizio Gioiello.

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