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Cronaca

In un anno più di tremila banconote false, come gestirle e cosa si rischia

Nonostante le sofisticate tecnologie anti-contraffazione il denaro falso che gira è tanto, specialmente in Italia dal momento che si stima che l'80% dei falsi in circolo in Europa vengono stampati in Italia

Che succede se ci si ritrova una banconota falsa in tasca? Bisogna consegnarla alle autorità, che tuttavia non ne rifonderanno il valore (che quindi è perso). Non bisogna, invece, avere la tentazione di “rifilarla”  a qualcun altro come pagamento perché si rischia concretamente una denuncia, anche nel caso in cui si tratta solo di un pezzo e, soprattutto, anche nel caso in cui non si è consapevoli di consegnare una banconota fasulla perché – per quanto assurdo – in questo come in molti altri casi “la legge non ammette l'ignoranza”.

Sono informazioni che è bene conoscere, che arrivano a margine della conferenza stampa della filiale di Forlì della Banca d'Italia in cui è stata presentata la nuova banconota da 50 euro che il 4 aprile andrà in circolazione, mandando in pensione nel tempo quella precedente. La banconota della seconda serie conterrà la figura mitologica greca di Europa, ma soprattutto una serie di nuovi accorgimenti per rendere ancora più difficile la contraffazione, nella banda magnetica interna, nella consistenza della carta, nella filigrana, nell'ologramma, visibile da entrambi i lati in trasparenza. Oltre a tutto questo la la banconota include un numero verde smeraldo che quando viene mosso cambia colore passando al blu scuro.

Nonostante le sofisticate tecnologie anti-contraffazione il denaro falso che gira è tanto, specialmente in Italia dal momento che si stima che l'80% dei falsi in circolo in Europa vengono stampati in Italia, ed in particolare nella zona di Napoli. Spesso si tratta di riproduzioni anche piuttosto grossolane, ma nella velocità di gestione del denaro alla cassa spesso non dà nell'occhio. Per questo è raro che vengano falsificate banconote di grosso taglio, in quanto la gente ci presta maggiore attenzione. Nel territorio romagnolo nel 2016 sono state ritirate 3.090 banconote false. Di cui 1.517 da 20 euro, 957 da 50 euro, 488 da 100 euro, 13 da 200 euro e 2 da 500 euro. Si falsificano però anche i tagli piccoli: le '10 euro' false sono state 103 e le '5 euro' 10. In ogni caso si registra un calo dagli anni precedenti, dal momento che il contante falsificato nel 2015 era stato di 3.499 banconote.  In tutt'Italia le banconote false ritirate sono state 147.919 e circa 684mila pezzi nell'area Euro.

Dopo il debutto delle nuove '20 euro', arrivano quindi le nuove '50 euro'. Nel 2018 si arriveranno i nuovi biglietti da 100 e 200 euro, mentre i pezzi da 500 euro non verranno più ristampati, in quanto si è visto che sono largamente in uso nell'economia illegale e anche quella legale preferisce non detenerli più proprio per il carico di sospetti che tale taglio si porta dietro. Resta, però, che a fronte dei miglioramenti anti-contraffazione, è necessaria anche la collaborazione dei cittadini, che presuppone anche una loro certa capacità di riconoscere i falsi. Spiegano il direttore provinciale della Banca d'Italia di Forlì (competente sulle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) Giovanni Bonfiglio e Gilda Falletti, funzionario della divisione gestione servizi di pagamento: “La Banca d'Italia è impegnata in un articolato piano di iniziative volto a informare i cittadini e gli operatori economici sull'entrata in circolazione del nuovo biglietto ed il fenomeno della falsificazione”.

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